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Decreto sviluppo in CdM: bonus ristrutturazioni ed incentivi alle imprese

Arriva in Consiglio dei Ministri la nuova bozza del decreto sviluppo, tra razionalizzazione degli incentivi e nuove norme edilizie anche alcune novità sulla durata dei processi.
A cura di Antonio Palma
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Decreto sviluppo in CdM: bonus ristrutturazioni ed incentivi alle imprese

Arriva oggi in Consiglio dei Ministri il pacchetto sviluppo e crescita preparato dal Ministro Corrado Passera e dai suo collaboratori. Il Governo esaminerà così la nuova bozza del decreto sviluppo che contiene una grande varietà di modifiche tra incentivi, disposizioni edilizie, trattamenti fiscali e riordini processuali. Certamente il capitolo più corposo è quello che riguarda l'edilizia che sarà strettamente collegato al riordino globale degli incentivi per lo sviluppo, che confluiranno nel Fondo per la crescita per una cifra pari per un primo momento ad almeno 660 milioni di euro. Secondo le nuove ipotesi per le ristrutturazioni, infatti, lo sconto Irpef passerebbe dal 36% al 50% con un tetto di spesa incrementato a 96mila euro fino al 30 giugno del 2013. In cantiere anche l'esenzione Imu per tre anni sugli immobili non venduti. Di contro scenderebbero dal 55% al 50% gli incentivi per gli interventi di risparmio energetico sulle abitazioni, come probabile anche il ripristino dell'Iva per cessioni e locazioni di nuove costruzioni rimaste invendute.

Piano infrastrutture – Sempre in tema di edilizia nella bozza vi è un sostegno convinto alla ripresa dei lavori infrastrutturali soprattutto attraverso il Piano nazionale per le città che favorisce la realizzazione di infrastrutture contro il degrado urbano. Da questo punto di vista infatti si studia la possibilità per  consentire ai Comuni di utilizzare i crediti di imposta sui dividendi delle società che gestiscono servizi pubblici locali proprio per la realizzazione di opere infrastrutturali. Inoltre, come voluto dal viceministro Mario Ciaccia che si è occupato del tema, il decreto contiene una serie di misure per l'attrazione di capitali privati attraverso ad esempio la defiscalizzazione per le opere infrastrutturali.

Incentivi alle imprese – Per le imprese, inoltre, probabile anche un credito d'imposta sull'assunzione di professionalità altamente qualificate, e l'introduzione di minibond per il finanziamento delle aziende con un trattamento fiscale agevolato. Come detto, ci sarà una razionalizzazione degli incentivi attraverso abrogazioni di norme e enti per costituire un fondo unico per la crescita, che dovrebbe divenire più corposo successivamente con il confluire dei fondi della Cassa depositi e prestiti. Infine nel decreto sviluppo potrebbero entrare anche alcune norme sui processi, soprattutto in tema di velocità della giustizia, con la fissazione di un tempo limite per ogni grado di giudizio oltre il quale ci sarebbe un indennizzo per i soggetti coinvolti.

Spending review e tagli ai Ministeri – Nel CdM di oggi però si potrebbe parlare anche di spending review con gli importanti tagli ai ministeri attraverso una riduzione delle direzioni e dei dipartimenti, che dovrebbero portare a risparmi per circa 30 miliardi in tre anni, e l'abolizione di alcuni servizi di scorta e protezione. L'obiettivo finale è di risparmiare almeno 5 miliardi entro il 2012 e dieci nel prossimo anno attraverso riduzione e abolizione di uffici ed enti, iniziando dalle Province.

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