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Costringeva i figliocci a leccare la loro urina: arrestato un 60enne romano

L’uomo costringeva due bambini romeni a umiliazioni terribili, poi annotava le punizioni su un calendario.
A cura di D. F.
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Il Tribunale di Roma ha condannato Dario B, un sessantenne romano, a cinque anni di carcere per aver ripetutamente maltrattato i figli della compagna romena, un maschio e una femmina di 12 anni. I bambini dovevano subire ogni sorta di umiliazione. Il patrigno, infatti, annotava le punizioni con grande dovizia sul suo calendario: talvolta costringeva i bambini a leccare la loro pipì, altre volte vietava loro ogni forma di comunicazione, passando per il controllo sistematico delle feci per verificarne l'alimentazione. Le tribolazioni dei bambini sono finite grazie all'intervento del centro anti-violenza Differenza Donna, che ha allertato i carabinieri e denunciato l'uomo, ponendo fine all'incubo dei piccoli.

I piccoli erano costretti a vivere nella paura, non avendo nessuna possibilità di ribellarsi perché altrimenti sarebbero stati picchiati. Il pm Francesco Saverio Scavo ha redatto i capi di imputazione, veramente raccapriccianti. Si parla infatti di "pugni, schiaffi e calci in ogni parte del corpo laddove i ragazzi non si attenessero alle prescrizioni imposte". Una volta l'uomo ha costretto Viorel (il maschietto), "a leccare con la lingua per sei o sette volte la sua urina fuoriuscita per il timore ingenerato dal violento atteggiamento del patrigno". Dario B. tuttavia è accusato anche di violenza sessuale: avrebbe, dopo averla picchiata, anche tentato di abusare della femminuccia "approfittando delle occasioni in cui la madre si assentava da casa per motivi di lavoro".

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