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Consigliere regionale del Lazio: “Con 5.200 euro al mese la politica non si può fare”

Il consigliere regionale del Lazio Giuseppe Cangemi lamenta i tagli allo stipendio: “Per l’attività politica servono soldi. Sarò costretto a ridurre sedi e collaboratori. Non è giusto”.
A cura di Antonio Palma
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"Con 5.200 euro al mese la politica non si può fare", così la pensa il consigliere regionale del Lazio Giuseppe Cangemi che, in un'intervista al quotidiano Il Messaggero, si lamenta degli ultimi tagli ai costi della politica nella Regione spiegando che ormai lo stipendio non basta più per fare attività politica. Lo stipendio mensile netto di consigliere regionale, per sua stessa ammissione, è di 6.800 euro, ma "si deve tenero contro che non ci pagano più il permesso della ztl, non ci sono altri soldi per la segreteria, se mi sposto nel Lazio lo faccio con la mia macchina a mie spese" ha tenuto a sottolineare Cangemi impensierito dalle promesse di altri tagli a breve termine. "Tenga conto che dobbiamo contribuire alle spese delle sedi, al personale extra, ai collaboratori" ha proseguito il consigliere, aggiungendo: "Per l’attività politica servono soldi. Sarò costretto a ridurre sedi e collaboratori. Non è giusto, nel Lazio abbiamo tagliato tutto e nessuno lo dice, prima ne guadagnavano 12mila".

"Sui vitalizi niente ingiustizie"

Cangemi, che è del 1970 e tra sei anni potrà prendere anche il vitalizio, in particolare si scaglia contro l'annuncio del Premier Renzi che vorrebbe equiparare lo stipendio dei consiglieri regionali a quello del sindaco del capoluogo. Per i consiglieri laziali si tradurrebbe in una batosta visto che dopo i recenti tagli scenderebbero ulteriormente dagli attuali 6.800 euro al mese a 5.200 euro. "Il sindaco di Roma guadagna troppo poco" ammette Cangemi che non vuole sentire neanche le ragioni dei 5 stelle che si decurtano lo stipendio perché "quelli fanno tutto con internet. Io le persone le vado a incontrare, in tutto il Lazio". Cangemi, un passato da paracadutista, non transige nemmeno sulla questione dei vitalizi. "Vogliono alzare l’età per incassare i vitalizi? Bene, però per tutti, anche per chi già lo prende, per gli ex consiglieri. E la Regione chieda indietro la differenza. Altrimenti è un’ingiustizia e ci sarà una pioggia di ricorsi. Se faremo questo, rinuncio al vitalizio. In caso contrario, è polverone. Ah, mi devono restituire ciò che era stato versato per il mio vitalizio" ha sottolineato il consigliere.

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