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Caso marò, Pinotti: “Stop a militari italiani su navi mercantili”

Mai più un caso marò, il Ministro della Difesa annuncia lo stop alla nostra partecipazione all’operazione antipirateria Nato.
A cura di Antonio Palma
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L'Italia dice basta ai propri militari imbarcati sulle navi mercantili in funzione antipirateria. Ad annunciarlo è stata oggi direttamente la Ministra della Difesa Roberta Pinotti in audizione davanti alle commissioni riunite di Esteri e Difesa di Camera e Senato. "Abbiamo deciso di terminare nei prossimi mesi le attività dei nuclei militari di protezione imbarcati su navi mercantili italiane" ha dichiarato infatti la Ministra davanti ai rappresentanti parlamentari italiani, sottolineando che il governo ha anche deciso di terminare "la nostra partecipazione alla operazione antipirateria Nato" in corso in questi mesi. "L'attività dei nuclei militari è già ora in via di riduzione e provvederemo nei prossimi mesi a chiudere quest'attività, anche mediante la modifica delle disposizioni normative che l'avevano avviata" ha spiegato ancora Pinotti. La scelta di concludere le missioni antipirateria e di non imbarcare più militari su navi civili, chiesta ormai da tempo da più parti, servirà sicuramente anche ad evitare un altro caso come quello dei marò, bloccati in India proprio mentre erano in missione antipirateria al largo della costa del Kerala.

Ricorso ai vigilantes privati

"Il Governo ha ascoltato le più recenti deliberazioni del Parlamento, in particolare quelle che richiedevano di riesaminare le scelte relative alla nostra partecipazione alle attività di contrasto in relazione allo sviluppo nella vicenda dei Fucilieri di Marina" ha confermato infatti Pinotti. La fine di queste missioni, è dovuta però anche alla "significativa diminuzione degli attacchi, e al ricorso sempre più esteso a compagnie private di sicurezza" da parte delle compagnie di navigazione, ha spiegato il ministro Pinotti. Il riferimento è al trend positivo legato alla diminuzione degli attacchi dei pirati negli ultimi mesi e al perfezionamento delle procedure che consentono di ricorrere a compagnie private di sicurezza nel pieno rispetto della normativa e dei regolamenti di pubblica sicurezza.

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