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Zagaria al 41bis

Il boss è stato trasferito immediatamente al carcere di massima sicurezza di Novara. Il Guardasigilli ha subito firmato la richiesta di detenzione al carcere duro.
A cura di Vincenzo Sbrizzi
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Arrestato il boss Michele Zagaria

Michele Zagaria è stato subito trasferito al carcere di massima sicurezza di Novara. Il numero uno dei Casalesi da questo momento in poi non avrà più nulla a che fare con il suo territorio. Da Casapesenna è stato trasferito direttamente in carcere. Non un carcere normale e nemmeno un regime carcerario normale. Ad attenderlo il regime denominato 41 bis, il carcere duro, il peggior modo di essere detenuti. Sono molte le restrizioni in questo tipo di detenzione inventato per i mafiosi e che i mafiosi hanno tentato in tutti i modi di far cancellare, Totò Riina in testa. Soli in una stanza di tre metri quadri. Ora d'aria a parte. Nessun contatto con gli altri detenuti. Visite dei familiari limitate.

E' questo ciò che aspetta Zagaria che già nel corso della sua latitanza aveva preso confidenza con gli spazi stretti del suo covo sotterraneo ma il carcere duro è tutt'altra cosa. Lì non avrà il suo computer e l'ipad. Non avrà i suoi libri di Raffaele Cantone e Gigi Di Fiore. Ma soprattutto non avrà più nessuna possibilità di controllare il clan. Lì sconterà i suoi tre ergastoli. A deciderlo è stato repentinamente il ministro della Giustizia, Paola Severino che ha accolto la richiesta della Dda di Napoli ampiamente dettagliata e motivata riguardo la pericolosità sociale del neo detenuto.

Intanto le indagini dell'Antimafia non si sono fermate con la cattura di Michele "capastorta". Il suo covo per gli uomini della Squadra Mobile potrebbe essere una miniera di informazioni utili e lo stanno passando al setaccio sin da ieri. Come stanno facendo con le tracce informatiche del suo computer, del tablet e del cellulare trovati nel covo.

Ma come sempre in questi casi, in perfetto stile mafioso, le tracce più importanti sono scritte a mano. Una lista di sigle e parole criptate che potrebbero corrispondere al libro mastro delle estorsioni del clan o peggio ancora agli obiettivi o i terminali dei loro affari. La magistratura è già a lavoro per cercare riscontri. Nel frattempo Zagaria farà ingresso nell'ultima alloggio della sua vita.

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