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Yara: madre di Bossetti intercettata prima dell’identificazione del figlio

La madre del presunto killer di Yara sarebbe stata intercettata nei giorni precedenti all’arresto per capire se sapesse o sospettasse del figlio.
A cura di Antonio Palma
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Emergono particolari sempre più delicati sull'arresto di Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore accusato di essere l'assassino di Yara Gambirasio. A quanto racconta Tgcom 24 in base ad alcune indiscrezioni raccolte tra fonti investigative, sembra che gli inquirenti  siano arrivati al muratore attraverso alcune intercettazioni telefoniche della madre, Ester Arzuffi, già individuata come la madre di "ignoto 1". Intercettazioni che sarebbero partite dopo aver accertato con il test del Dna che la donna aveva avuto una relazione con l'autista di autobus di Gorno Giuseppe Guerinoni, morto nel 1999. Questo probabilmente perché gli investigatori volevamo capire dalle sue conversazioni se la donna avesse mai confidato al figlio la verità sulla sua paternità e dunque se Massimo Giuseppe Bossetti avesse la consapevolezza di essere "ignoto 1", la persona di cui  parlavano giornali e televisioni. Bossetti dal suo canto dopo l'arresto ha sempre affermato di non sapere nulla della vicenda di Guerinoni e di aver appreso di essere figlio illegittimo solo nell'interrogatorio davanti al gip.

La procura punta al giudizio immediato

Secondo Tgcom24 subito dopo avere ottenuto la conferma dell'identità della madre di Ignoto 1, gli inquirenti avrebbero imbeccato la donna facendole sapere che si era scoperto la sua relazione con Guerinoni. Intanto erano stati messi sotto intercettazione i telefoni di tutta la famiglia per cercare di capire se sapessero o intuissero. Proprio da una conversazione tra madre e figlio gli investigatori avrebbero capito su quale dei fratelli Bossetti puntare. Intanto la Procura fa  il punto della situazione investigativa e ritiene di poter andare immediatamente a processo. "Credo che si possa tranquillamente andare a giudizio immediato" ha spiegato infatti il procuratore di Bergamo, Francesco Dettori, aggiungendo: "La decisione di richiederlo spetta al pm Ruggeri, ma ritengo che si possa fare il giudizio immediato, la  nostra è una certezza processuale basata su prove scientifiche praticamente prive di errore. Questa prova è stata stabilita in un contesto oggettivo molto ben specifico. Non si possono fare correlazioni con altri casi".

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