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Yara Gambirasio, l’appello dei genitori: “Imploriamo pietà, ridateci nostra figlia”

Mano nella mano di fronte a un nodo di microfoni dispiegati dinnanzi alle loro bocche. I giornalisti trepidanti e le telecamere puntate. Così ha avuto…
A cura di danila mancini
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flavio e maura gambirasio

Mano nella mano di fronte a un nodo di microfoni dispiegati dinnanzi alle loro bocche. I giornalisti trepidanti e le telecamere puntate. Così ha avuto inizio la conferenza stampa a Brembate Sopra, presenziata da Mauro e Fulvia Gambirasio, i genitori della piccola Yara, scomparsa da oltre un mese. Lo sguardo stanco e spento tradisce comunque una grande forza d'animo, che li ha sostenuti nella lettura dell'appello rivolta ai rapitori di Yara, affinchè la liberino, affinché le permettano di tornare finalmente dalla sua famiglia.

Prima di leggere  l'appello, hanno voluto ringraziare tutti coloro che negli ultimi trenta giorni hanno speso tempo e fatica per cercare la loro bambina, quindi le forze dell'ordine, i vigili del fuoco e tutti i volontari della protezione civile.

"Noi siamo una famiglia semplice, siamo un nucleo di persone che ha basato la propria unità sull'amore, sul rispetto, sulla sincerità e sulla solarità nel nostro quieto vivere. Da un mese ci stiamo ponendo innumerevoli domande sul chi, il che cosa, il come, il quando e il perchè ci sta accadendo tutto ciò. Noi non cerchiamo risposte, noi non chiediamo di sapere, noi non ci assilliamo per capire, noi non vogliamo puntare il dito verso qualcuno, noi desideriamo solo immensamente che nostra figlia faccia ritorno nel suo mondo, nel suo paese, nella sua casa, nelle braccia dei suoi cari. Noi imploriamo la pietà di quelle persone che trattengono Yara, chiediamo loro di rispolverare nella loro coscienza un sentimento d'amore, e dopo averla guardata negli occhi, le aprano quella porta o quel cancello che la separa dalla sua libertà. Noi vi preghiamo, ridateci nostra figlia, aiutateci a ricomporre il puzzle della nostra quotidianità, aiutateci a ricostruire la nostra normalità. La gente ci conosce bene, non abbiamo mai fatto o voluto il male di nessuno, sia siamo sempre mostrati come una famiglia aperta, trasparente e disponibile verso gli altri e non meritiamo di proseguire la nostra vita senza il sorriso di Yara".

Siamo convinti che Yara è ancora viva. Ridateci Yara.

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