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Ventimiglia, decine di migranti tornano sugli scogli

Nel corso della notte decine di migranti sono arrivati ai Balzi Rossi, sugli stessi scogli della protesta dello scorso anno contro la chiusura della confine con la Francia.
A cura di Susanna Picone
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A partire da questa notte decine di migranti sono tornati sugli scogli a Ventimiglia, nella zona a pochi passi dal confine con la Francia già lo scorso anno teatro di una protesta simile. In centoquaranta circa hanno occupato la “pinetina” vicino agli scogli del Balzi Rossi, a pochi metri dal confine di Stato, nella stessa zona già sgomberata con un blitz dalla polizia nel giugno e poi nell'ottobre dello scorso anno. La protesta è iniziata nel corso della notte quando i migranti, che provengono dal campo di temporanea accoglienza gestito dalla croce rossa, hanno costeggiato la ferrovia per arrivare alla “pinetina”. Sul posto sono intervenuti subito polizia e carabinieri, intenzionati a evitare una situazione al confine come quella dello scorso anno. La linea di confine da lato francese è controllato a vista da Police nationale e gendarmerie.

Nella confusione si è anche sfiorata la tragedia: un profugo è infatti rimasto ferito all’interno dell’ultima galleria della linea ferroviaria prima del confine di stato in direzione Francia. Il giovane stava camminando lungo i binari nel tentativo di oltrepassare il confine ed è rimasto lievemente ferito dal convoglio. Il ragazzo è stato soccorso dai medici del 118, che lo hanno trasferito all’ospedale “Saint Charles” di Bordighera.

La protesta dei migranti per la riapertura del confine – “Si è deciso tutto nella notte – ha raccontato così, si legge su Repubblica, una degli attivisti No Borders che hanno accompagnato i migranti di Ventimiglia – Un gruppo di 300 ragazzi ha abbandonato il campo della Croce rossa, in polemica su come viene gestito, e ha deciso di riprendere con forza la protesta per la riapertura del confine”. Così, dopo un’assemblea, i migranti si sono divisi in gruppi di 25-30 persone e hanno preso la strada dei binari verso la Francia. “Arrivati a ponte san Ludovico, all’altezza del confine, hanno deciso di fermarsi ai Balzi rossi e passare qui la notte chiedendo a noi solidali di portare cibo. Ma questa volta, davvero, noi volontari c’entriamo poco: hanno deciso tutto da soli”, ha aggiunto l’attivista, che ha parlato di ragazzi determinati che “vogliono continuare il loro viaggio”.

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