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Usa, auto sulla folla alla manifestazione delle destre razziste. Un morto: “Dichiarato lo stato d’emergenza”

Il governatore dello stato USA ha dichiarato lo stato di emergenza.
A cura di Redazione
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UPDATE 22.09: Una delle persone investite dall'auto è morta. Una persona è stata arrestata. Non si conosce ancora l'identità dell'assalitore né il numero definitivo dei feriti.

Ancora scontri e violenze a Charlotteville, nello stato della Virginia. Il governatore, Terry McAuliffe, ha proclamato lo stato d'emergenza nella città. Un'auto è finita sulla folla dopo che la polizia  ha disperso i manifestanti di estrema destra riuniti presso l'Emancipation park per protestare e sostenere la supremazia bianca uniti sotto lo slogan: "Unite the Right". In piazza anche Ku Klux Klan e i neonazisti.

Fonti parlano di alcuni feriti. Per ora non è ancora chiaro il bilancio.

Dichiarato lo stato d'emergenza

Il governatore della Virginia è pronto a mobilitare la Guardia Nazionale, ovvero l'esercito su territorio nazionale che per Costituzione è sotto il diretto controllo del governatore di ciascun stato. Anche il presidente Donald Trump, dopo la moglie Melania, è intervenuto per condannare le violenze. "Non c'è posto per questo tipo di violenza in America", ha twittato presidente USA.

Gli scontri sono avvenuti tra manifestanti, che indossavano bandiere confederate e scudi, e gli oppositori, che accusavano gli organizzatori di avere un'ideologia di estrema destra. Jason Kessler, organizzatore della marcia, ha detto in un comunicato che si tratta di difendere il primo emendamento della Costituzione, che tutela la libertà di espressione, e di sostenere "i grandi uomini bianchi che vengono diffamati, calunniati e demoliti negli Stati Uniti".

Gli scontri sono avvenuti al termine di una manifestazione che ha visto tutte le sigle della cosiddetta "alt right", l'estrema destra unirsi per protestare contro la rimozione della statua del generale confederato.
Robert Lee, eroe dell'America sudista e schiavista. Un processo di rimozione dei simboli degli Stati Uniti razzisti che ha visto il suo culmine nella scelta di Obama di rimuovere la bandiera sudista da tutti gli edifici pubblici.

La giornata era già stata costellata di scontri tra i rappresentati delle destre e studenti e dimostranti anti-razzisti che si sono opposti a quella che il sindaco della città ha definito una "vigliacca sfilata dell'intolleranza, dell'odio e del razzismo".

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