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Un mese fa i fatti di Brindisi: oggi c’è un colpevole, ma il movente?

Il 19 maggio le bombe della Morvillo-Falcone uccidevano Melissa Bassi e ferivano gravemente altre studentesse. Dopo un mese conosciamo il volto del responsabile, Giovanni Vantaggiato, ma restano ancora troppi dubbi sul suo movente. Intanto, oggi, si ricorda la 16enne di Mesagne.
A cura di Susanna Picone
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Il 19 maggio le bombe della Morvillo-Falcone uccidevano Melissa Bassi e ferivano gravemente altre studentesse. Dopo un mese conosciamo il volto del responsabile, Giovanni Vantaggiato, ma restano ancora troppi dubbi sul suo movente. Intanto, oggi, si ricorda la 16enne di Mesagne.

Un mese fa, il 19 maggio alle ore 7.43 del mattino, davanti alla scuola di Brindisi intitolata alla Morvillo-Falcone avveniva quella tragica esplosione che avrebbe ucciso una 16enne di Mesagne, Melissa Bassi e avrebbe costretto in ospedale altre sue amiche che come lei, in quel tragico giorno che resterà a lungo nella memoria collettiva del Paese, erano scese dall’autobus per una nuova, normale, giornata a scuola. Dopo un mese, per quattro di loro, si inizia ad intravedere qualche miglioramento mentre per Veronica, l’altra ragazza gravemente ferita a Brindisi e in cura a Pisa, il cammino per ritornare ad avere una vita normale sembra ancora lungo. Immediatamente dopo l’attentato la macchina della giustizia si è avviata per trovare il prima possibile il “mostro” capace di spezzare la vita di una ragazzina innocente, un uomo che dal 6 giugno scorso ha un’identità ma che, nonostante questo, non permette agli inquirenti di mettere la parola fine su questa tragica storia.

Giovanni Vantaggiato, il killer senza movente – Sappiamo che ad uccidere Melissa Bassi è stato un uomo che si chiama Giovanni Vantaggiato, imprenditore 68enne di Copertino (Lecce) che da solo dice di aver costruito gli ordigni esplosi dinanzi alla scuola (ne aveva assemblati ben 6 per quell’attentato) e soprattutto dice di averlo fatto perché “ce l’aveva con il mondo intero”. Una storia, quella di Vantaggiato, che ha mostrato diversi punti oscuri (ieri ha ammesso anche l'attentato del 2008  a Torre Santa Susanna) e che, ad oggi, sembra non convincere ancora fino in fondo. Il magistrato, dopo la convalida del suo arresto, ha scritto della possibilità del killer di Copertino (che l’autore materiale dell’attentato sia lui è ormai certo) di aver avuto dei complici che però non hanno ancora un volto. Lui dice di avere dei problemi di soldi, di essere stato truffato ma nessuna di queste motivazioni sembrano in qualche modo giustificare, se possibile, un atto tanto vile. Dunque si continua a cercare mentre Vantaggiato, da parte sua, ora si dice pentito e piange per la sua giovane vittima chiedendo perdono ai coniugi Bassi.

Lacrime che non possono colmare lo strazio dei genitori di Melissa che, all’indomani dell’arresto del killer, hanno parlato in una conferenza stampa perché soddisfatti del corso della giustizia ma dicendo che per loro un uomo come Vantaggiato “non esiste”, che da lui non vogliono ricevere alcuna lettera di perdono. Il dolore per la perdita di quella figlia che da grande voleva fare la psicologa “per aiutare gli altri” ha anche costretto Massimo e Rita Bassi più volte in ospedale: la mamma di Melissa, ricoverata dopo la tragedia, non ha potuto partecipare neppure ai funerali della figlia e anche il padre Massimo recentemente è stato costretto al ricovero per un malore. In tanti gli sono vicini, in tanti hanno voglia di ricordare Melissa un mese dopo la scomparsa e si apprestano a partecipare a manifestazioni e iniziative religiose. A Melissa, dopo la targa alla Morvillo-Falcone, sarà anche intitolata una struttura a Mesagne, la villa comunale o il nuovo parco nell’ex campo sportivo comunale. "Un luogo simbolico" per onorarne per sempre la memoria.

Le iniziative a Brindisi e Mesagne a un mese dalla scomparsa di Melissa – Oggi si comincia a Brindisi, ore 10, con una celebrazione religiosa nel Duomo della città, poi a Melissa sarà intitolata la palestra della scuola Morvillo-Falcone. A scuola non ci sarà il preside Angelo Rampino, sospeso ufficialmente ieri dall’incarico con un provvedimento firmato dal capo dipartimento del Miur. Mesagne, invece, ricorderà la sua giovane cittadina al Teatro comunale, alle 18, con il coro di voci bianche del Teatro San Carlo di Napoli e poi con una nuova messa voluta dai suoi genitori. In serata, infine, ci sarà un concerto organizzato da un comitato cittadino che si terrà in piazza Vittorio Emanuele e che prevede diverse iniziative per ricordare la giovane vittima di Brindisi, verranno lette delle lettere dei suoi cari e la manifestazione si concluderà con il lancio di palloncini da parte di un gruppo di bambini. È necessario ricordare ciò che è successo perché, l’ha detto anche il sindaco di Mesagne nei giorni scorsi, tutto questo deve far riflettere tutti. Perché la vita di una ragazza e quelle delle sue amiche – ha continuato il sindaco Franco Scoditti – valgono meno dei propri interessi personali, della propria ricchezza e delle proprie fortune economiche.

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