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Ultimatum di Putin all’Ucraina: “Arrendetevi”. Ma poi arriva la smentita

Il presidente russo avrebbe lanciato un ultimatum alle forze armate ucraine in Crimea. Ma un portavoce del Ministero della Difesa russo smentisce tutto: “Sciocchezza totale”. Nel frattempo USA e altre potenze denunciano la Mosca per aver violato la sovranità e l’integrità territoriale del Paese.
A cura di Davide Falcioni
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21.45 – Ministro degli esteri Mogherini: "Abbassare i toni" – E' quanto è venuto fuori dall'incontro dei ministri degli Esteri dell'Ue a Bruxelles per concordare una linea comune sulla crisi in Crimea. "Dobbiamo evitare il precipitare della situazione e un vero e proprio atto di invasione militare, che ci auguriamo non possa accadere", ha detto la titolare della Farnesina, Federica Mogherini. "La parola d'ordine è de-escalation", ha aggiunto il ministro.

Ore 20.45 – Obama: "Russia dal lato sbagliato della storia". Pronte sanzioni – "Il mondo è unito nell'affermare che in Ucraina la Russia ha violato il diritto internazionale", ha affermato il presidente americano Barack Obama, aggiungendo che Mosca è "dal lato sbagliato della storia". Contemporaneamente un portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki, ha fatto sapere che gli Stati Uniti stanno pensando seriamente a delle sanzioni contro Mosca: "A questo punto non stiamo solo considerando sanzioni, è probabile che le metteremo in atto e le stiamo preparando" dice Psaki.

UPDATE 18.35 – Le voci su un presunto ultimatum alle forze armate russe in Crimea da parte della Russia sono "una sciocchezza totale", secondo quanto affermato da un portavoce del Ministero della Difesa russo. La fonte ha rivelato ad Rt.com di aver sentito parlare del presunto ultimatum dalla versione ucraina dell'agenzia di stampa Interfax. "Siamo interessati a mantenere rapporti di amicizia e la stabilità con il popolo di Ucraina della stabilità", ha detto la fonte ad Rt.

Se entro le 4 di domani mattina (ora italiana) l'esercito ucraino non si arrenderà in Crimea la Russia utilizzerà la forza. La notizia, diffusa dall'agenzia stampa Interfax, lascia presagire l'aggravarsi della crisi e l'avvicinarsi dello spettro di una guerra in Europa. Secondo l'ex primo ministro ucraino Yulia Tymoshenko l'ultimatum di Mosca rappresenterebbe una vera e propria dichiarazione di guerra a Stati Uniti e Gran Bretagna: "Putin è pienamente cosciente che dichiarando guerra all'Ucraina, sta dichiarando guerra anche ai garanti della nostra sicurezza, Stati Uniti e Gran Bretagna". A fare eco alla ex premier è stato l'attuale capo del governo ucraino Yatseniuk, che ha dichiarato che "alle truppe russe non sarà permesso di fare irruzione nelle regioni orientali" dell'Ucraina, dove i filorussi continuano a manifestare contro l'esecutivo di Kiev e hanno occupato alcuni palazzi del potere locale.

D'altro canto le parole che la cancelliera tedesca Angela Merkel avrebbe detto a Barack Obama ieri in un colloquio telefonico non lasciavano presagire nulla di buono. La cancelliera si è detta certa che Vladimir Putin non sia "a contatto con la realtà", e che il presidente russo sembra vivere "in un altro mondo". Da parte sua, Mosca ha accusato l'Occidente di parteggiare per i "neonazisti". In un comunicato stampa Sergey Lavrov, ministro degli esteri russo, ha attaccato: "Gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno chiuso gli occhi davanti alle atrocità dei militanti della Maidan, sul loro bullismo nei confronti dei loro avversari politici e dei cittadini comuni, sull'antisemitismo e la russofobia militante, sul profanare la memoria degli eroi della grande guerra patriottica", ovvero la seconda guerra mondiale.

Nel frattempo, in una nota congiunta diramata dalla Casa Bianca, i membri del G7 hanno duramente attaccato le mosse di Mosca: "Noi, i leader di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Usa, e il presidente del Consiglio Ue e il presidente della Commissione Ue, ci uniamo oggi per condannare la chiara violazione della Russia della sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina". In questo quadro l'Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa ha annunciato l'invio sul territorio ucraino di osservatori con l'obiettivo di "garantire la tutela delle minoranze" e "la vigilanza sul rispetto dell'integrità territoriale"

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