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Turchia: governo pensa al referendum per reintrodurre la pena di morte

Ad annunciare la novità il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu dopo il fallito colpo di stato che ha già portato agli arresti decine di migliaia di persone.
A cura di Antonio Palma
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Il governo turco potrebbe indire nei prossimi mesi un referendum nazionale per reintrodurre nel Paese la pena di morte. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu parlando di una delle vie percorribili per introdurre nuovamente la pena capitale in Turchia dopo il fallito golpe dei militari per rovesciare il presidente Erdogan. Del resto la promessa di una dura vendetta contro i golpisti era arrivata direttamente da Erdogan e da tempo i suoi sostenitori chiedono la pena di morte per chi ha partecipato al golpe. Dopo le critiche arrivate a livello internazionale, però, il governo turco sembra intenzionato a percorre una strada alternativa rispetto all'introduzione diretta della pena capitale, ma per arrivare sempre allo stesso risultato.

Rilasciando un'intervista la quotidiano tedesco "Frankfurter Allgemeine Zeitung" il cui testo è stato anticipato oggi, il capo della diplomazia turca infatti ha spiegato che decisioni chiave come quella sulla pena di morte "non si prendono sull'onda del momento, ma forse può essere assunta con un referendum, visto che si tratta di un tema serio". Dopo le purghe del governo negli apparati militari e di polizia ma anche nelle istituzioni pubbliche e nella magistratura, ora la pena di morte potrebbe significare il passo definitivo del Paese per allontanarsi dall'Europa e dall'occidente.

In diverse occasioni infatti i leader dell'Ue hanno chiarito che con l'introduzione della pena di morte il dialogo con Ankara si interromperà definitivamente, e con i legami già penalizzati con Washington per il caso Gulen, la Turchia rischia di isolarsi. Lo stesso Cavusoglu alcuni giorni fa aveva difeso l'idea della pena di morte attaccando l'Ue. "L'Unione europea non ha il diritto di dare alla Turchia un ultimatum per quanto riguarda la possibile reintroduzione della pena di morte. L'Europa non è la proprietaria della Turchia e non accetterà minacce né di essere guardata dall'alto al basso. Se l'Ue ha domande, siamo pronti a discuterne con loro", aveva detto Cavusoglu.

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