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Torino, studente vende merendine a scuola: sospeso. “Qui circola droga e puniscono me”

L’intraprendente 17enne aveva messo in piedi un mercato nero di snack a prezzo stracciato tra le mure scolastiche dell’istituto di Moncalieri. Già sospeso per dieci giorni nel 2015, ci è ricascato. “Nell’istituto gira droga, ma a loro non fanno niente” dice.
A cura di B. C.
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All'Itis Pininfarina di Moncalieri, in provincia di Torino, uno studente di 17 anni aveva creato un business piuttosto originale, ma illegale: merendine. Le acquistava fuori dalla scuola  e le rivendeva poi ai suoi compagni, quasi oltre 1500 coetanei, ad un prezzo maggiorato ma comunque più basso rispetto a quello del bar e dei distributori automatici dell'istituto. Per questo ora probabilmente sarà sospeso.

Antonio è stato contattato da Repubblica e ha spiegato come è nata la sua idea: "Quando ho notato che gli snack a scuola erano cari. Un tè freddo da mezzo litro costa 1,50 euro, quando al supermercato va dai 29 ai 35 centesimi. Ho iniziato per scherzo: i compagni mi ordinavano la roba, perché risparmiavano". Ma pian piano il suo mercato si è ingrandito, tanto da riuscire a comparsi uno smartphone da 300 euro. "Pagavo gli snack 30 centesimi, li rivendevo a 50. Alla macchinetta, però, costano un euro. I margini erano minimi, faccia lei i conti. Saranno stati cento euro al mese" spiega Antonio. Ma alla fine è stata beccato.

Il 17enne peraltro è recidivo: lo scorso anno era già stato sospeso dieci giorni. “In più, per 20 giorni sono stato piantonato in classe durante i due intervalli, delle 10 e delle 12, in modo che non potessi smerciare gli snack" racconta lui stesso. Ci è ricascato ed è stato preso di nuovo. Il Preside però assicura che l’istituto vuole essere dalla sua parte  "Proporrò al consiglio di classe di inserirlo in un progetto legato all'imprenditorialità. Vogliamo lavorare per il successo dello studente, non lo lasceremo indietro", assicura Stefano Fava. E gli studenti come l’hanno presa? “Erano tutti contenti perché risparmiavano. Ecco, la cosa che mi fa arrabbiare è che a scuola gira droga, ma a chi la porta non viene detto nulla. A me invece…" polemizza Antonio.

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