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Strage Orlando, l’ex moglie del killer: “Omar Mateen era gay”

Lo scrive il New York Post citando un’intervista che l’ex moglie Sitora Yusufiy ha rilasciato a una tv brasiliana. Il matrimonio della donna col killer di Orlando risale al 2009 ed è durato quattro mesi.
A cura di Susanna Picone
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Continuano a emergere dettagli sulla vita e sulla personalità di Omar Mateen, il 29enne di origini afgane che sabato notte è entrato nel locale Pulse di Orlando e ha ucciso 49 persone prima di essere ammazzato. Secondo quanto scrive il New York Post, che cita un’intervista che Sitora Yusufiy ha rilasciato a una tv brasiliana, Omar Mateen sarebbe stato gay. Sitora Yusufiy, ex moglie del killer di Orlando, avrebbe detto che una volta il padre dell’uomo, Seddique Mateen, lo avrebbe persino chiamato “gay” davanti a lei. Mateen e Sitora Yusufiy si sono sposati nel 2009 e il loro matrimonio è durato solo quattro mesi. La rivelazione dell’ex moglie segue quella di un compagno di scuola di Mateen, il quale ha detto che una volta l’uomo gli avrebbe chiesto di uscire. Inoltre, nel corso delle indagini successive alla strage, è anche emerso che il killer era un frequentatore abituale del Pulse, il club gay dove appunto sabato notte ha sparato uccidendo 49 persone.

Omar Mateen frequentava il locale gay della strage – Diversi testimoni hanno riferito ai media americani di aver visto più volte Omar Mateen nel locale teatro della strage nei tre anni precedenti alla strage. Alcuni hanno detto di averlo visto sempre solo, spesso ubriaco fino a diventare molesto. “A volte se ne andava in un angolo a bere da solo, altre volte si ubriacava al punto da alzare la voce e diventare aggressivo”, ha raccontato all'Orlando Sentinel Ty Smith, un frequentatore abituale del locale di Orlando. L'ipotesi che si trattasse di sopralluoghi viene messa in dubbio da altre testimonianze: un uomo avrebbe ad esempio detto di essere stato in contatto per un anno col killer tramite una app per incontri omosessuali e un altro ha raccontato di aver frequentato con lui locali per gay. Allo stesso tempo alcuni colleghi lo ricordano come una persona sempre pronta a fare commenti omofobi.

49 vittime e 27 feriti – Sono 49 (50 con il killer) le persone rimaste uccise sabato notte: le autorità locali hanno completato l'identificazione di tutti. Sono 27 invece i feriti ricoverati in ospedale: sei di loro versano in gravi condizioni. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si recherà giovedì a Orlando per mostrare la sua vicinanza e il suo cordoglio alle famiglie delle vittime.

Indagata la moglie Noor Mateen – Noor Mateen, la moglie 30enne del killer di Orlando, sarebbe indagata per la strage del Pulse perché potrebbe essere stata a conoscenza delle intenzioni del marito. A riferirlo è Abc News, che cita fonti di polizia, secondo cui la donna però afferma di aver cercato di dissuadere Mateen. Le forze dell'ordine hanno fatto sapere che la donna ha accompagnato Mateen alla discoteca Pulse almeno una volta in passato.

Obama: “Missione è distruggere Isis” – Anche oggi il presidente americano ha ribadito che la missione degli Stati Uniti è distruggere l’Isis: “Abbiamo visto risultati significativi contro l'Isis che è sotto pressione come mai prima e nei mesi passati ho autorizzato l'impiego di un maggior numero di personale” e aumentato gli sforzi americani, ha detto il presidente. Per Obama “bisogna ridurre per i terroristi la possibilità di avere armi. Altrimenti tutti gli sforzi delle forze dell'ordine saranno vani e ci saranno altri stragi”.

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