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Ristorazione, i trend del 2025: aumentano le cene fuori, crescono cibi biologici e vini dealcolati

In Italia i trend del 2025 si possono riassumere in: crescente importanza della salute nelle scelte alimentari, ascesa dei prodotti biologici, boom dei vini dealcolati e ritorno delle cene fuori casa.
A cura di Giusy Dente
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La ristorazione sta cambiando progressivamente e lo confermano i dati emersi dall'approfondimento realizzato da Bain & Company Italia in collaborazione con FIPE-Confcommercio in occasione del Rapporto Annuale sulla Ristorazione. In Italia il settore sta crescendo anche a livello europeo e si sta orientando sempre più alla sostenibilità, con sostanziali trasformazioni volte ad avere una maggiore attenzione al benessere alimentare e maggiore consapevolezza alimentare. Sicuramente è un mondo dinamico e competitivo, dove è necessario aggiornarsi anche in base all'emergere di nuove tendenze. La sfida per i professionisti è proprio quella di offrire al cliente esperienze sempre di alto livello, rinnovandosi continuamente pur rimanendo riconoscibili e unici.

Come cambia il settore ristorazione: i nuovi trend

In Italia i nuovi trend del 2025 per la ristorazione si possono riassumere in: crescente importanza della salute nelle scelte alimentari degli italiani, ascesa dei prodotti biologici e a filiera corta, boom dei vini dealcolati e ritorno del "fuori casa" come momento di socialità, di cui sentono il bisogno soprattutto i più giovani.

A livello europeo l'Italia è anzi uno dei Paesi più attenti al benessere. I consumatori orientano le proprie scelte alimentari proprio in base a questo. Si cerca di tutelare la salute facendo attenzione a ciò che si mette nel carrello e a ciò che si mangia: ridotto consumo di zuccheri, grassi e alimenti ultra-processati, più attenzione a ingredienti locali, vegetali e freschi. Le preferenze alimentari variano comunque in base alle generazioni e all'età. Mentre Gen Z e Millennials prediligono cibi ricchi di proteine, vitamine e integratori, la Gen X e i Boomers continuano a preferire prodotti semplici e naturali. Sono dati importanti per chi lavora nel settore, che deve sapere come orientare il proprio operato così da rispondere a una domanda sempre più consapevole, specifica ed esigente.

Il 61% degli italiani ritiene importanti le pratiche sostenibili nella selezione di un ristorante e il 30% è disposto a pagare di più per piatti biologici, a filiera corta o a base vegetale. Il consumo di questi ultimi nel 2024 è cresciuto del 5,7%, superando i 6,5 miliardi di euro in valore. Allo stesso tempo, si è ampliata anche la platea di chi sceglie un'alimentazione a base vegetale: il 9,5% della popolazione segue infatti una dieta vegetariana o vegana. Nello specifico il 7,2% si dichiara vegetariano e il 2,3% vegano.

Uno dei fenomeni emergenti del 2024 è rappresentato poi dalla crescita del mercato dei vini dealcolati (con una percentuale di alcol in volume inferiore allo 0,5). Ha raggiunto i 55 milioni di euro in Italia (+39% rispetto all’anno precedente). Il trend è particolarmente diffuso tra i giovani: il 28% dei 18 – 34enni ha interesse per questi prodotti, contro il 21% della media nazionale.

Complici forse i ritmi frenetici della vita lavorativa, soprattutto i giovani intendono preservare i momenti di socializzazione fuori casa. È tornato di moda "mangiare fuori", ma è molto più di una tendenza: è un modo per tutelare il proprio benessere e staccare un po' la spina. In Italia, la percentuale di persone che desidera aumentare le occasioni di socializzazione fuori casa è salita dal 65% al 70%. Anche la frequenza delle cene al ristorante è aumentata, passando dal 35% al 42% in un solo anno. La Generazione Z esce in media 3-4 volte al mese, il 15% supera le cinque uscite mensili. Ma qui c'è ancora una differenza su base anagrafica, perché invece le generazioni più adulte continuano a preferire la dimensione domestica.

Cosa significa tutto questo? Che i ristoratori devono stare sempre più al passo con i veloci cambiamenti sociali e le preferenze che si affacciano negli stili di vita delle persone. Bisogna agire su più fronti: una proposta gastronomica orientata verso menù sempre più salutari, flessibili e stagionali, ma anche l'inclusione di vini e bevande a basso contenuto alcolico. È poi fondamentale valorizzare l'ambiente del locale, rendendolo accogliente, curato: chi entra cerca uno spazio dove sentirsi a proprio agio.

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