Perché il panino più caro del mondo costa 9450 euro: per assaggiarlo devi superare un test

Può un panino costare un prezzo a quattro cifre? Sì. Bosco Castro alias BdeVikingo è il cuoco influencer che propone ai suoi golosi clienti un panino da oltre 9000 euro. In realtà non è proprio una pietanza contenuta nel menu del suo ristorante: possiede una steakhouse a Cabrera de Mar, vicino Barcellona, che si chiama Aupa. Ma in effetti qui non serve a chiunque il famoso panino diventato virale: non si può semplicemente entrare e ordinarlo, perché è un'esperienza a parte. Si conquista l'accesso al panino superando un test e dimostrando requisiti poco chiari: insomma è tutto un mistero in questa storia, compresi ingredienti e sapore di questo panino. Chi lo assaggia, infatti, è tenuto a non divulgare informazioni né opinioni al riguardo.
Come è fatto il panino più costoso del mondo
Bosco Castro è famoso sui social come BdeVikingo. Ai suoi oltre 1,5 milioni di follower su Instagram e 1,1 milioni su TikTok propone soprattutto contenuti di cucina basca in uno stile narrativo ed estetico tutto suo, molto riconoscibile. Lui, appassionato di storia e cultura vichinga, lo definisce nella biografia uno stile "ironicamente aggressivo". Il cuoco-influencer è il proprietario della stekhouse Aupa, aperta nel 2023: si trova a Cabrera de Mar, non lontano da Barcellona. Ad alcuni selezionati clienti serve un piatto esclusivo, decisamente non alla portata di tutti: un panino da 9450 euro.

Di fatto è il panino più costoso del mondo. Un prezzo del genere potrebbe essere giustificato dagli ingredienti, di cui però si sa ben poco. È una ricetta segreta custodita molto gelosamente, ma tendenzialmente a base di tre elementi: le tre migliori carni del mondo (non nominate), il formaggio più raro d’Europa (non rivelato), una salsa cucinata con un liquore di lusso (sconosciuto anche questo).

Perché il panino di BdeVikingo costa 9000 euro
E allora cosa può giustificare questo prezzo? È un mistero, alimentato in realtà proprio da chi lo ha assaggiato. I fortunati, infatti, da contratto non possono parlarne: sono tenuti a firmare un patto di riservatezza. No recensioni, no social. Questo alone di mistero ha certamente contribuito ad accrescere la fama dello chef e del suo panino: la provocazione qui va di pari passo con un elemento importante, cioè la curiosità sfrenata di chi farebbe di tutto, anche sborsare migliaia di euro, per un'esperienza unica e così tanto misteriosa. Questi privilegiati devono superare un processo di selezione per arrivare a gustare il tanto agognato panino. Ci si può candidare dimostrando il proprio interesse, ma ogni richiesta viene valutata dallo chef: è lui a decidere. Non ci sono requisiti divulgati; bisogna solo compilare un questionario e aspettare speranzosi l'invito. Si va da domande di logica a domande personali, come la professione, le motivazioni che spingono a candidarsi e persino il profumo preferito! "La cosa interessante non è ciò che contiene, ma ciò che rappresenta" ha detto BdeVikingo a proposito della sua creazione.