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Mostre, eventi, luoghi nascosti: come la stazione di Milano Centrale è diventata una galleria d’arte

Milano Centrale è molto più di una stazione ferroviaria: è diventata anche un polo culturale, un punto di ritrovo con possibilità di svago e intrattenimento.
A cura di Giusy Dente
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La nascita
La nascita

Dire Milano Centrale significa dire stazione ferroviaria, per viaggi non sempre di piacere. Proprio da qui, dall'ex binario 21, partivano i treni merci che deportavano gli ebrei italiani verso i campi di sterminio. Oggi è tra le più trafficate d'Italia: vi transitano centinaia di treni e milioni di viaggiatori all'anno. Ma se all'inizio era stata pensata come un centro nevralgico di spostamenti nazionali ed internazionali, per turisti e pendolari, nel tempo la stazione è diventata qualcosa di più, un vero e proprio punto di riferimento, un'icona, un simbolo identitario per il capoluogo meneghino. Non ci sono solo persone di passaggio, che devono prendere la metropolitana o aspettare un treno: c'è chi la raggiunge per ciò che può offrire in termini di intrattenimento. Milano Centrale, infatti, è diventato anche un polo culturale, un punto di ritrovo che offre diverse possibilità di svago e intrattenimento.

Padiglione Reale, la stanza segreta di Milano Centrale

La stazione ospita uno spazio attualmente disponibile per visite guidate. Si tratta di un'ala chiamata Padiglione Reale, nata come area dia accesso riservata ai Savoia e progettata su due piani nel 1931 dall’architetto Ulisse Stacchini. Si suddivide infatti in due stanze: la Sala d'Armi e la Sala Reale. Era lo spazio che la famiglia reale occupava in attesa che partisse il convoglio. Ancora oggi l'atmosfera elegante è rimasta intatta, merito dei dettagli curati e dei decori di lusso con grandi lampadari, fontane in marmo, legno intarsiato, colonne, stucchi, bassorilievi. La vera chicca è il bagno: dietro lo specchio si cela un passaggio segreto, predisposto come via di fuga di emergenza per i Savoia. Oltre al Padiglione Reale, di grande interesse è Il Memoriale della Shoah che sorge proprio il corrispondenza dell'ex binario 21, un luogo per tenere viva la memoria sugli orrori di un periodo storico buio. Il Muro dei Nomi riporta i nomi di tutte le persone deportate dal Binario 21.

Padiglione Reale
Padiglione Reale

Molto più di una stazione: a Milano Centrale mostre e sfilate

Attualmente è in corso presso la stazione una mostra immersiva firmata Moncler dal titolo An Invitation To Dream. Come suggerisce il nome, si tratta di un invito a combattere per i propri sogni. L'esposizione (in programma dal 15 al 21 aprile) raccoglie una serie di fotografie in bianco e nero scattate da Jack Davison a personalità che, con le loro storie, sono esempi di perseveranza, di lotta in nome del raggiungimento dei propri obiettivi.

An Invitation To Dream
An Invitation To Dream

Il 10 aprile è invece stata inaugurata l'installazione La Nascita di JR, visibile fino al primo maggio in piazza Duca d'Aosta e realizzata in occasione del Fuorisalone 2024. Permette di riportare virtualmente in vita la stazione com'era a inizio Novecento, attraverso uno strabiliante trompe-l’oeil che va oltre i confini temporali connettendo storia e presente. JR ha stampato l'immagine direttamente su pannelli di alluminio.

La nascita
La nascita

Non è la prima volta che Milano Centrale ospita una mostra. In passato ce ne sono state diverse, che hanno attirato tantissimi visitatori. Squali e abissi: predatori perfetti in una terra aliena, per esempio, si è svolta la Galleria dei Mosaici, che si trova sul piano binari, stessa location di The world os Banksy – The immersive experience. C'è anche chi ha sfruttato la stazione per una sfilata di moda. Lo ha fatto Zegna, che proprio lì nel 2019 ha presentato la collezione Autunno/Inverno 2019-20, rendendo un luogo simbolo di arrivi e partenze il simbolo di integrazione e di accettazione delle diversità. Ancora prima, nel 2016, aveva allestito lì il proprio show lo stilista croato Damir Doma.

Apertura del Capodanno Cinese al Mercato Centrale di Milano (2024)
Apertura del Capodanno Cinese al Mercato Centrale di Milano (2024)

Mercato Centrale: non solo cibo

Il progetto Mercato Centrale nasce nel 2014 da un’idea di Umberto Montano. Se il nome suggerisce un posto dove fare spesa e dove mangiare, in realtà si tratta di molto di più, perché a queste esperienze si coniugano quelle culturali. È un luogo di incontro, con un fitto calendario di eventi gratuiti e aperti a tutti, grandi e piccini. La stazione, luogo di scambio e spostamento per antonomasia, diventa quindi un luogo dove dialogare, dove entrare in relazione col tessuto urbano, con gli altri cittadini. Ce ne sono diversi, in Italia: Firenze, Roma, Torino. A Milano è arrivato nel 2020, nell'ambito di un importante progetto di rigenerazione urbana. Il Mercato Centrale Milano è uno spazio vivo e da vivere che valorizza il territorio e chi ne fa parte. Qui si è svolta, per esempio, l'apertura del Capodanno Cinese a gennaio 2024.

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