234 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

In quale ospedale è ambientato Tutto chiede salvezza e le location della serie Netflix

Tutto chiede salvezza è la nuova serie di Netflix con Federico Cesari, nel ruolo del poeta Daniele Mencarelli, che racconta la sua settimana di TSO realmente vissuta in ospedale a vent’anni.
A cura di Clara Salzano
234 CONDIVISIONI
Una scena nell'ospedale di Tutto chiede salvezza con Federico Cesari nel ruolo di Daniele
Una scena nell'ospedale di Tutto chiede salvezza con Federico Cesari nel ruolo di Daniele

Dal 14 ottobre 2022 è disponibile su Netflix la nuova serie Tutto chiede salvezza, diretta da Francesco Bruni. Tratta dal libro omonimo dello scrittore e poeta Daniele Mencarelli, vincitore nel 2020 del premio Strega Giovani, racconta la settimana di trattamento sanitario obbligatorio vissuta a 20 anni dall'autore, dopo un episodio psicotico. La serie, prodotta da Picomedia, si compone di sette episodi, uno per ogni giorno di TSO. Tutto chiede salvezza, girata tra Roma, Anzio e alcune località laziali sul Mar Tirreno, racconta l'esperienza reale in ospedale di Daniele, interpretato da Federico Cesari, con altri pazienti in stanza, medici e infermieri.

Una delle scene della serie Tutto Chiede Salvezza sulla costa laziale
Una delle scene della serie Tutto Chiede Salvezza sulla costa laziale

L'ospedale di Tutto chiede salvezza esiste realmente

Tutto chiede salvezza è la storia vera di Daniele Mencarelli che a 20 anni, in seguito ad una crisi psicotica, ha vissuto una settimana di Trattamento Sanitario Obbligatorio in ospedale. I sette episodi della nuova serie raccontano le vicende, gli incontri e le fragilità del protagonista, interpretato da Federico Cesari, con altri pazienti dell'ospedale.

La nuova serie Netflix Tutto chiede salvezza
La nuova serie Netflix Tutto chiede salvezza

La struttura sanitaria dove sono ricoverati Daniele e gli altri pazienti della serie esiste davvero. Si tratta dell’Ospedale Militare Lungodegenza di Anzio – Policlinico Militare, inaugurato nel 1934 dal generale Baistrocchi come sanatorio militare per curare tubercolosi e altre malattie infettive.

L'ingresso dell'Ospedale di Tutto chiede salvezza
L'ingresso dell'Ospedale di Tutto chiede salvezza

Il Policlinico Militare – Dipartimento Lungodegenza di Anzio è stato realizzato fra il 1930 e il 1933 da Florestano Di Fausto. Si tratta di un complesso di 38 fabbricati disposti su 15 ettari di terreno. La struttura è un'architettura razionalista iconica della cittadina balneare. L'Ospedale Militare Lungodegenza di Anzio si affaccia sul Mar Tirreno e dalle finestre della struttura la vista è ampia.

L'Ospedale Militare Lungodegenza di Anzio
L'Ospedale Militare Lungodegenza di Anzio

Le altre location tra Roma e Anzio

I sette episodi della nuova serie di Netflix sono per la maggior parte girati in ospedale ma dalle finestre della struttura sanitaria si scorge il lungomare di Anzio e alcuni luoghi caratteristici della località balneare come il faro, con la sua torre di vedetta, posto lungo via Fanciulla d'Anzio.

La vista dall'Ospedale
La vista dall'Ospedale

Il faro di capo d'Anzio è stato costruito in omaggio al Pontefice Pio IX (1792 -1878) nel luogo dove sorgeva la torre costiera del Capo, risalente al 1645, poi distrutta nel 1813. La costruzione del faro fu iniziata nel 1860 e completata nel 1866, da allora il suo fascio luminoso è il simbolo di Anzio e guida i naviganti nella notte.

Il lungomare di Anzio nella serie con il faro
Il lungomare di Anzio nella serie con il faro

Tutto chiede salvezza esce anche dai confini dell'ospedale e da Anzio per raggiungere altri luoghi del territorio laziale, tra Roma e il Mar Tirreno. Si riconoscono dimore storiche romane e quartieri cittadini come la Garbatella. Alcune scene della serie sono state girate in un altro luogo iconico della regione, si tratta della piscina olimpionica del Kursaal Village posta sul lungomare Lutazio Catulo del Lido di Ostia con il suo storico trampolino.

Una scena di Tutto chiede salvezza al Kursaal Village di Ostia
Una scena di Tutto chiede salvezza al Kursaal Village di Ostia

Sul litorale romano non passa inosservato il rinomato trampolino del Kursaal Village con la sua forma circolare che riproduce l’iniziale del nome dello stabilimento. Progettato dall'architetto Attilio Lapadula, con la supervisione del famoso ingegnere Pier Luigi Nervi, il trampolino con il suo caratteristico cerchio rosso è un'opera emblematica del boom economico degli anni Cinquanta italiani che ancora oggi affascina grazie al suo design unico.

234 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views