Cosa sono le “case delle fate”, unico sito italiano inserito nel Patrimonio dell’Umanità UNESCO

Tra le missioni principali dell'UNESCO c'è anche l'identificazione e la tutela del patrimonio culturale e naturale di tutto il mondo. È un patrimonio ricco e da proteggere, proprio perché unico, capace di raccontare la storia di quel determinato luogo, delle sue genti. Possono essere monumenti, aree naturali, formazioni geologiche, persino grotte. In tutto sono 1223 distribuiti in 168 Paesi del mondo. Ad oggi l'Italia può vantare un record: il maggior numero di siti inclusi nella lista. Ben 61. Uno vi è appena entrato. L'UNESCO, infatti, ha aggiornato l'elenco, nel corso della 47esima sessione tenutasi questo mese presso la sede centrale di Parigi.
Dove si trovano le domus de janas o "case delle fate"
C'è un iter lungo e complesso, che porta all'aggiornamento della lista dei siti Patrimonio dell'Umanità. C'è una prima fase di candidatura, poi si prosegue con le valutazioni degli organi competenti, i quali avviano un'istruttoria tecnica che dura circa un anno e mezzo. Vengono svolti sopralluoghi sul posto, si fanno colloqui approfonditi per arrivare al dunque: la candidatura può essere approvata, rinviata, bocciata. Tra i nuovi arrivati del 2025 ci sono il Paesaggio Culturale del Monte Mulanje a Malwai, nell'Africa sud-orientale,i castelli bavaresi di Re Ludovico II, il complesso Gola-Tiwai della Sierra Leone. New entry anche per la Danimarca, con le scogliere di Møn (Møns Klint), lungo la costa sud-orientale dell’isola di Møn, molto frequentate per le escursioni. Figurano anche, con orgoglio, nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, le domus de janas o "case delle fate" della Sardegna.

La tradizione funeraria nella preistoria della Sardegna è entrata in elenco, unico sito italiano ad aver superato la selezione quest'anno. Si tratta di un insieme di 17 sepolture e necropoli costruite tra il Neolitico Medio e l'Età del Bronzo: bisogna tornare indietro al V-III millennio a. C. In realtà, di queste tombe se ne contano nella regione molte di più, distribuite soprattutto nel centro-nord. Ne è stato riconosciuto il grandissimo valore, proprio perché riflettono le pratiche funerarie, le credenze religiose e l'evoluzione sociale delle comunità preistoriche della Sardegna. Sono un esempio prezioso di architettura funeraria ipogea nel Mediterraneo occidentale, luoghi di culto strutturalmente molto complessi: planimetrie accurate, decorazioni, simbologia, tutto racconta del rapporto tra i vivi e i morti in una società in trasformazione. Il nome deriva da un'antica leggenda popolare, secondo cui le domus de jnas erano abitate dalle fate incaricate di proteggere i bambini e tessere fili d'oro. In realtà le Janas sono proprio delle mitologiche figure femminili dai poteri magici tipiche della tradizione sarda. "Le domus de janas testimoniano un’identità culturale profonda, oggi finalmente riconosciuta a livello internazionale" ha commentato la presidente della Regione Alessandra Todde.

I nuovi siti Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO
- Luoghi commemorativi cambogiani: da centri di repressione a luoghi di pace e riflessione, Cambogia
- Parco Nazionale Cavernas do Peruaçu, Brasile
- Ecosistemi costieri e marini dell'arcipelago delle Bijagós – Omatí Minhô, Guinea-Bissau
- Siti del patrimonio culturale dell'antica Khuttal, Tagikistan
- Paesaggio culturale Diy-Gid-Biy dei Monti Mandara, Camerun
- Faya Paleolandscape, Emirati Arabi Uniti
- Istituto di ricerca forestale Malesia Parco forestale Selangor, Malesia
- La tradizione funeraria nella preistoria della Sardegna – Le domus de janas, Italia
- Complesso Gola-Tiwai, Sierra Leone
- Paesaggi militari Maratha dell'India, India
- Megaliti di Carnac e delle rive del Morbihan, Francia
- Centri Palaziali Minoici, Grecia
- Monte Kumgang – Montagna di Diamante dal Mare, Repubblica Popolare Democratica di Corea
- Paesaggio culturale del Monte Mulanje, Malawi
- Møns Klint, Danimarca
- Paesaggio culturale di Murujuga, Australia
- Petroglifi lungo il fiume Bangucheon, Repubblica di Corea
- Pitture rupestri della grotta di Shulgan-Tash, Federazione Russa
- Sardi e i tumuli lidi di Bin Tepe, Turchia
- Il complesso archeologico di Port Royal, Giamaica, del XVII secolo
- La rotta coloniale transistmica di Panamá, Panama
- I palazzi di re Ludovico II di Baviera: Neuschwanstein, Linderhof, Schachen e Herrenchiemsee, Germania
- I siti preistorici della valle di Khorramabad, Iran (Repubblica Islamica dell'Iran)
- Itinerario Wixárika attraverso i luoghi sacri fino a Wirikuta (Tatehuarí Huajuyé), Messico
- Tombe imperiali di Xixia, Cina
- Yen Tu-Vinh Nghiem-Con Son, Complesso di monumenti e paesaggi di Kiep Bac, Vietnam