Perché sarebbe meglio non regalare soldi a Natale secondo l’esperta di Galateo

Regalando soldi a Natale si va sempre sul sicuro. È l'arma segreta per non sbagliare, per non presentarsi con un pacchetto sgradito, magari l'ennesimo maglione o il profumo, quegli acquisti tipici di quando proprio non si sa dove andare a parare. L'Etichetta, però, parla chiaro: la busta coi soldi non è ben vista e lo ha confermato a Fanpage.it anche l'esperta Elisa Motterle.
Il galateo, in questi casi, impone che si faccia uno sforzo in più. A Natale bisognerebbe impegnarsi per far felice l'altra persona. A fare la differenza non è tanto la somma che si spende, quanto dimostrare che c'è stato del tempo speso per questo scopo, per andare incontro ai gusti dell'altro, per strappargli un sorriso con qualcosa di davvero adatto. La busta coi soldi va in contrasto con questo principio, perché è il modo più sbrigativo per chiudere la faccenda "regalo".
L'esperta ha chiarito una volta per tutte: "Ognuno fa come vuole, ma nella nostra cultura come venivano chiamati i soldi? Lo sterco di Satana. Posso mai regalare sterco? No. Quindi nella nostra cultura i soldi, i contanti si portano dietro comunque una fama un po' di negativa. Poi è chiaro, oggi nessuno crede più veramente che il danaro sia sporco. In tema è un altro infatti. È che regalare soldi dà un po' l'idea del: non ho voglia di pensarci, non ho idee, non voglio metterci del tempo a pensarci".
C'è, però, un caso a parte che fa eccezione: "Pensiamo alla nonna che fa un regalo al nipote di 16 anni: lì capisco che possa decidere di fare la busta, perché obiettivamente c'è una tale distanza di età, di passioni, di mondi in cui si vive, che è comprensibile non avere la più vaga idea di che cosa voglia il nipote. Probabilmente il nipote stesso preferisce di gran lunga il danaro! Però questo è l'unico caso: in tutti gli altri casi regalare soldi in contanti a differenza di altre culture non è accettato, nella nostra è proprio visto come una mancanza di impegno. Sai come si dice da noi: è il pensiero che conta. Ma se ti regalo il soldo significa che il pensiero non mi ha neppure sfiorato".
Oggi fondamentalmente basta un clic per fare qualunque acquisto, col minimo sforzo si può avere la massima resa senza neppure doversi scomodare a uscire di casa: tanto ci sono gli acquisti online! A fare la differenza è proprio il dettaglio: "Il tema non è tanto io che cosa ti regalo, quanto spendo, ma è il fatto che io scelga qualcosa per te. È il tempo che io passo a pensare a cosa potrebbe piacere all'altra persona. È un esercizio un po' di empatia alla fine. L'esercizio vero è pensare a qualcosa che può davvero piacere all'altro".
Elisa Motterle dice sì al cesto di cibo e sì ai regali handmade. Il suo consiglio, che si punti sull'uno, sull'altro o su qualunque tipo di merce, è prestare attenzione ai dettagli. Una confezione curata e un bigliettino sono importanti, danno immediatamente più valore all'oggetto in sé, al di là dell'aspetto prettamente economico. Ciò che conta è il messaggio che quel pacchetto custodisce: "Fare il pacchetto è dire: non mi sono limitato a comprare qualcosa e basta, ma mi sono preso la briga di fare la confezione per te, di scriverti una riga, un bigliettino. È quello che fa la differenza".