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Incoronazione di Re Carlo III d'Inghilterra

L’incoronazione di re Carlo III: chi paga per l’evento e chi decide la lista degli invitati

La lista degli invitati all’incoronazione racconta di come sia cambiato il Regno Unito dai tempi di Elisabetta II: chi l’ha stilata e perché è rivoluzionaria.
A cura di Beatrice Manca
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Manca sempre meno all'incoronazione di re Carlo III e iniziano a emergere nuovi dettagli su come sarà la cerimonia solenne nell'abbazia di Westminster e soprattutto su chi parteciperà e chi sarà assente. La lista degli invitati è molto più snella di quella dell'incoronazione della regina Elisabetta e rispecchia una nuova geografia sociale del regno: meno antiche famiglie nobili, più cittadini comuni che si sono distinti in vari campi. Al contrario di quello che si potrebbe pensare però, non è Carlo III a scegliere autonomamente i suoi ospiti: ecco come funzionano gli inviti.

Chi paga la cerimonia di incoronazione

Secondo quanto annunciato da Buckingham Palace, la prima cerimonia di incoronazione del nuovo millennio sarà sì radicata nella tradizione, ma capace di rispecchiare il tempo presente. Tra le prime differenze c'è la lista degli invitati, nettamente più corta delle 8mila persone provenienti da 129 Paesi che parteciparono all'incoronazione di Elisabetta II. Per l'occasione, la precedente sovrana fece aggiungere sedute nell'abbazia, che non avrebbe potuto contenere quella mole di persone. Carlo III, rispettando la capienza originale e le misure di sicurezza, ha deciso di limitare la lista degli ospiti a 2mila persone. L'elenco – che comprende membri della famiglia reale e delle altre monarchie, rappresentati del Parlamento e capi di stato – non è stato stilato all'interno delle mura di Buckingham Palace, ma dal governo. Essendo un evento di stato, l'incoronazione è pagata dal governo britannico che, di conseguenza, gestisce anche la lista degli ospiti.

Anche i cittadini comuni partecipano all'incoronazione

L'incoronazione deve rispecchiare il volto del nuovo regno e infatti Carlo III ha voluto una "congregazione diversificata". L'idea è quella di aprire le porte dell'evento storico a più persone possibili, invitando rappresentanti delle sue charity e del settore del volontariato. "Questa è una differenza importante", spiega a Fanpage.it Marco Ubezio, autore insieme a Alberto Mattioli del libro Elisabetta, la Regina Infinita (Garzanti). "Mentre nella cerimonia di incoronazione c'era molta nobiltà ormai decaduta o allontanata dal trono, all'incoronazione di Carlo mancheranno perfino le damigelle d'onore di Elisabetta come Pamela Hicks, figlia di Lord Mountbatten, e invece saranno presenti persone comuni che si sono distinte per l'impegno sociale". Una scelta tutt'altra che simbolica, che testimonia il volto di un nuovo Regno Unito.

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