L’albero di Natale “a distanza” di Kasia Smutniak è nella scuola fondata con Pietro Taricone in Nepal

Un pezzo di cuore di Kasia Smutniak è in Nepal, un Paese a cui è profondamente legata e dove torna spesso. L'attrice ha abbracciato una causa umanitaria a cui tiene in modo speciale e la porta avanti con amore e dedizione da diversi anni. Per questo nel giorno di Natale non poteva non rivolgere uno sguardo verso quella parte di mondo. Lì ha fondato una scuola insieme a Pietro Taricone: è una scuola che promette un futuro a tanti bambini sfortunati e poveri, che altrimenti non avrebbero accesso a un'istruzione, a una formazione.
"La gioia di questo Natale viene da loro. Dai bambini, dai loro sorrisi puri e spontanei, che portano con sé la speranza di un futuro migliore, un futuro in cui ogni bambino nel mondo possa crescere libero, studiare in sicurezza e vivere la propria infanzia senza paura, nella dignità e nella pace" ha scritto su Instagram condividendo le foto dei piccoli scolaretti. Sono gli alunni della Ghami Solar School costruita con la Pietro Taricone Foundation, tutti davanti all'albero di Natale e coi cappellini da Babbo Natale sulla testa.

L'attrice è poco attiva sui social rispetto ad altri colleghi del mondo dello spettacolo e anche in occasione di queste festività non ha dato spazio a foto glamour. Il suo Natale sui social è un inno alla pace, nella speranza di un mondo migliore dove tutti i bambini abbiano le stesse opportunità e il diritto allo studio. Per questo ha condiviso solo le foto dei bambini nepalesi, così da ringraziare anche tutti coloro che nel tempo hanno sostenuto la scuola, che significa anche tutelare la cultura millenaria del Mustang, remota terra ai margini dell’Himalaya.
Il progetto è stato portato a compimento dopo tanti anni di lavoro, nel 2016. La scuola si trova nella regione settentrionale del Mustang, nel villaggio di Ghami ed è il primo progetto dell'associazione no-profit Pietro Taricone Onlus, fondata nel 2011 da Kasia Smutniak e dagli amici più cari dell'ex gieffino, morto il 29 giugno 2010 a 35 anni. "Credeva nella profonda bontà degli esseri umani e in un mondo in cui tutti potessero vivere liberi e avere le stesse opportunità" si legge sul sito.
Questi valori li condivideva con la compagna Kasia Smutniak, per questo erano rimasti profondamente colpiti dal loro viaggio in Nepal. Proprio in quell'occasione che era nato il sogno comune di fare qualcosa di davvero importante e significativo per quella terra, per dare una possibilità a quei bambini.

Pietro Taricone non ha mai visto il progetto concluso, ma la Onlus che porta il suo nome continua a fare opere di bene, come avrebbe certamente voluto lui. La Ghami Solar School ne è un esempio. Kasia Smutniak fa spesso visita all'istituto: ci è stata anche ad aprile scorso. Il Mustag è una regione in cui si rigenera, in cui si rimette in pace col mondo e ritrova se stessa: una sorta di seconda casa. È lì che riscopre di volta in volta il senso vero della vita e la sua essenza più profonda e autentica.