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Opinioni

Il successo della traditional wife su Tiktok: sono casalinghe 2.0 o anti femministe?

Quello della trad wife (abbreviazione di tradizional wife) è un mondo che profuma di torta di mele e cannella. Le giornate trascorrono tra merende da preparare ai bambini e pulizie: la cucina deve essere sempre in ordine e sul letto ci devono essere sempre delle lenzuola candide. Sono vite tutte simili tra loro, vissute in calde pantofole di peluche e grembiulini floreali, coi capelli ben cotonati e un filo di trucco sul viso, anche se si resterà in casa tutto il tempo.
A cura di Giusy Dente
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La vita delle tradizional wives è sbarcata su Tiktok con contenuti che stanno diventando sempre più virali. Parallelamente stanno accendendo anche il dibattito su quanto, questi video, siano poco rispettosi della figura della donna, delle tante battaglie condotte in questi decenni in nome della parità di genere. E viene da chiedersi se le protagoniste non siano piuttosto donne vittime di oppressione, costrette a restare dentro i confini dell'ideale di donna perfetta (intesa come madre perfetta e moglie perfetta): è l'ideale che ci è stato tramandato per secoli in fondo, l'unico ritenuto giusto e possibile. Al tempo stesso, però, non si può sottovalutare l'altro lato della medaglia: se fosse semplicemente la libera scelta di libere donne?

TikTok @esteecwilliams
TikTok @esteecwilliams

Gwen the Milkmaid è una delle content creator più note, sulla piattaforma. Ma è un'icona delle trad wives anche Hannah Neeleman, che è stata incoronata Mrs. American 2023. Poi ci sono Ballerina Farm, Enitza Templeton, Lex Delarosa, la mormone Ayla Stewart. Nara Smith è una ventenne sposata, con tre figli e oltre 4 milioni di follower su TikTok. Tutte queste donne portano avanti una mitizzazione della vita casalinga e della cura familiare, fatta di pari passo con un'estetica molto anni Cinquanta nel vestire, retrò-chic. Nulla a che vedere con le fashion addicted e le beauty influencer di Instagram, insomma, alle prese con skin care e shopping. Ma nulla a che vedere anche con la casalinga tradizionale, che non è esattamente come la trad wife che propone tikTok. Questo secondo stile di vita è proprio di donne il più delle volte bianche sposate quasi sempre con uomini facoltosi: dunque sono famiglie con un budget mensile alto. Una casalinga fa il pane in casa per risparmiare, una trad wife lo fa per scelta: perché ama occupare il tempo in quel modo e può permetterselo, perché vuole sfoggiare la sua cucina moderna con elettrodomestici di ultima generazione, magari mentre c'è una baby sitter a occuparsi dei pargoli.

TikTok @GwentheMilkmaid
TikTok @GwentheMilkmaid

Non c'è di fatto il vero desiderio di tornare agli anni Cinquanta, quando le donne godevano effettivamente di meno autonomia e meno diritti di quelli che hanno adesso; quando c'era una divisione molto più gerarchica dei ruoli. Quello che si vede su TikTok va considerato una sorta di sitcom ambientata negli anni '50: una finzione esteticamente gradevole, un ideale televisivo più che uno di vita reale e trasferibile nella realtà. Solo apparentemente le trad wives sostengono un ritorno a ruoli di genere conservatori, a quella sorta di "sottomissione" al maschio di famiglia. Ma più che di anti femminismo, si tratta di un invito (impacchettato e infiocchettato con stile) a vivere la vita con semplicità, con meno pretese (per lo meno nel momento in cui queste prendono il sopravvento sulla serenità). E fermo restando la consapevole scelta personale.

Intervistata da USA Today, la trad wife Estee Williams ha raccontato di avere una quotidianità scandita dalle pulizie e dai pasti da preparare. Sono queste le sue uniche preoccupazioni, le sue uniche attività e le fa sentendosi per nulla inferiore, per nulla sottomessa. Suo marito è un elettricista: per lui ha abbandonato il college perché sentiva di volersi dedicare unicamente alla vita di moglie e madre. Difende a spada tratta la sua decisione, che non vede come imposizione per le vite altrui. "Non voglio sminuire nessuno per come sceglie di vivere la sua vita – ha detto – Io mostro semplicemente la mia. Non voglio minacciare lo stile di vita di nessuno, ma non diminuirò la mia luce perché ciò potrebbe minacciare lo stile di vita di qualcun altro".

Anche Nara Smith ha chiarito che cucinare per suo marito non è qualcosa che fa per obbligo: piuttosto è il suo modo di dimostrare amore. La 24enne ha alcune strategie per rendere divertente il suo lavoro casalingo. In un video su TikTok che ha pubblicato nel giugno di quest'anno con la didascalia "Romantizzare per sempre la mia vita da casalinga" elenca le piccole cose che fa per rendere più piacevole il suo status di traditional wife: truccarsi sempre, ascoltare musica mentre rassetta casa, indossare graziosi abiti e fare bagni a lume di candela. Per lei essere una trad wife significa essere una donna che sceglie di vivere una vita più tradizionale: è il marito che deve uscire per lavorare, alla moglie spetta stare a casa per svolgere i lavori domestici e occuparsi dei figli. Questo non significa smantellare il diritto delle donne al lavoro: per lei significa vivere una vita allineata ai propri valori. E non è detto che debbano essere anche quelli altrui.

TikTok @naraazizasmith
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Molte tradizional wife si posizionano contro la cultura del trambusto e del burnout, contro i ritmi frenetici: il ritorno ai ruoli tradizionali è la soluzione al superlavoro delle donne. C'è del vero in questa prospettiva. Assumersi il doppio onere del lavoro dentro e fuori casa sicuramente contribuisce a una cattiva salute mentale generale per le donne che lavoratrici. È comprensibile che il gioco, per qualcuna, non valga la candela e si scelga un solo fronte: quello familiare. A volte è una scelta sofferta, altre volte è fatta con più serenità e sicurezze, come nel caso della maggior parte delle facoltose traditional wife che vediamo su TikTok, che hanno le spalle coperte (grazie ai mariti). Però è vero anche che mentre Williams afferma di non avere nulla contro le donne che lavorano fuori casa, alcune mogli tradizionali diffidano apertamente dal femminismo o addirittura creano contenuti perché vogliono promuovere valori antiquati e visioni conservatrici. Questo è il caso di Thais d'Escufon, ex membro del gruppo francese di estrema destra Identité Génération.

TikTok @esteecwilliams
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Un'esperienza per certi versi fuori dal coro è quella di Enitza Templeton. Per lei la vita da trad wife non ha funzionato. Ha detto a BuzzFeed di aver sempre vissuto convinta che una vita avesse senso solo con un marito e dei figli. "Non ho mai avuto davvero l'opportunità di sognare una vita mia. Il percorso di madre e moglie mi è stato consegnato alla nascita e ora che ho vissuto quella vita, sto ricominciando da capo e cercando di capire chi sono, chi sarei stata se non fossi stata programmato in quel modo" ha raccontato. Se parla della sua vecchia vita da trad wife, lo fa affinché sia di esempio e aiuto, affinché non ci siano altre donne che finiscono in una situazione finanziaria precaria quando i loro matrimoni finiscono. Oggi si batte per l'indipendenza economica delle mogli: lo fa perché è stata abbandonata dal marito e si sta occupando da sola dei suoi figli. Si è dovuta rimboccare le maniche. Secondo la sua esperienza, essere una moglie tradizionale era molto meno affascinante di quanto i social facessero pensare: "Sei tu quella che fa tutto, è una vita di lavoro manuale. Tu sei la cameriera, la cuoca, la tata, il fattorino. Certo, il giardinaggio sembra divertente, ma hai mai avuto un vero giardino? E dei bambini? E un marito? E se poi devi anche cucinare ogni pasto? Pensaci realisticamente!".

TikTok @esteecwilliams
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Le trad wives all'apparenza rappresentano un esempio profondamente negativo, perché mettono in discussione i traguardi dolorosamente conquistati dalle donne, per non sentirsi più sottomesse e subordinate. Il loro stile di vita potrebbe sembrare un passo indietro, rispetto a quelle conquiste: per questo i contenuti con questo hashtag generano sempre un certo fastidio. Ma non dimentichiamo che una donna può scegliere: può scegliere di essere una manager in carriera o di fare la casalinga e occuparsi a tempo pieno di marito e figli. Non c'è una scelta più meritevole dell'altra, se fatta in piena consapevolezza e in nome della propria felicità, di ciò che si ritiene giusto per sé. E poi dovremmo aver imparato che i social sono una gabbia dorata in cui si mostra accuratamente solo ciò che si vuol realmente far vedere: cosa c'è nelle vite di queste donne a telecamera spenta, non è dato sapere. Offrono in loro momento di intrattenimento che va preso per ciò che è, senza troppe pretese e con le pinze. Effettivamente, le trad wives poco hanno in comune con le nostre mamme casalinghe, quelle col mollettone e i capelli con la ricrescita, che si destreggiano facendo dieci cose insieme per risparmiare tempo. Restano un mondo parallelo da guardare come si guarda uno show d'altri tempi in tv: anche perché se passano il loro tempo a creare contenuti (e questo è il loro business, il loro lavoro) quanto tempo resta effettivamente per la vita vera da trad wife che decantano?

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Giornalista dal 2018, laureata in Lettere ed Editoria e Scrittura, consegue al termine degli studi universitari il master in Critica giornalistica presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico di Roma. Qui, oltre a portare avanti la formazione accademica e a fare esperienze di redazione, coltiva la passione per la radiofonia, collaborando con emittenti web e seguendo corsi di dizione e conduzione. Attualmente a Milano scrive per Fanpage.it, nell'area Stile e Trend, occupandosi prevalentemente di storie e interviste, questioni di genere, storie di donne.
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