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Cyrano, un musical che sembra un quadro: i costumi sono leggeri come acquerelli

Cyrano nell’adattamento cinematografico di Joe Wright per la prima volta non ha il famoso nasone. Interpretato da Peter Dinklage, è la statura a farlo sentire non degno dell’amore di Roxanne. Vergognandosi del proprio aspetto, la spinge tra le braccia di Cristian, affidando a lui le parole che non osa dirle. Il film è candidato all’Oscar per i migliori costumi, realizzati da Massimo Cantini Parrini.
A cura di Giusy Dente
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Joe Wright riporta sul grande schermo un grande classico senza tempo: la storia di un personaggio amatissimo, Cyrano de Bergerac, lo spadaccino-poeta nato dalla penna di Edmond Rostand a fine Ottocento. Molti ricordano la versione cinematografica di Jean-Paul Rappeneau, con Gérard Depardieu protagonista (premiato a Cannes per la migliore interpretazione maschile). Stavolta il difficile ruolo è affidato invece a Peter Dinklage, il Tyrion Lannister de Il Trono di Spade vincitore a sua volta di ben quattro Emmy Awards. Il nuovo Cyrano non ha il naso prominente della versione originale, ma ha una statura di 135 centimetri, che lo fa sentire ugualmente non degno dell'amore della bellissima Roxanne. Dinklage infatti è affetto da acondroplasia, una forma di nanismo. "Il mondo non è pronto per l'amore tra un nano e una bellissima donna alta" dice Cyrano.

Joe Wright, un Cyrano senza naso

Peter Dinklage è capace di dare alla sofferenza del suo personaggio un tono epico, divertente e poetico assieme, ma soprattutto realistico. Tutto questo senza il famoso naso prominente dell'opera originale, un tratto che è sempre stato rispettato in tutti gli adattamenti. Wright fa un'operazione diversa, ma rispettando le insicurezze del personaggio, il suo non sentirsi degno dell'amore di Roxanne per colpa del proprio aspetto. "Penso che in qualsiasi altra versione ci fosse la sensazione che l'attore, per quanto convincente, alla fine della giornata si sedesse sulla sedia del trucco e si tirasse via il nasone dalla faccia. Pete ha portato un'intrinseca verità e onestà a Cyrano, che ho trovato profondamente toccante" ha spiegato Wright. Nel suo adattamento il disagio nasce dalla statura, che a prima vista lo rende oggetto di scherno, salvo poi diventare un nemico temibile capace di usare come nessuno due armi potenti: la spada e la parola.

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I costumi di Cyrano

Molti degli abiti che è possibile ammirare nel film sono stati realizzati su misura. Il costumista Massimo Cantini Parrini per il suo lavoro ha ottenuto una candidatura agli Oscar. Ed è stato un lavoro notevole, qualitativamente ma anche quantitativamente parlando: più di 700 costumi realizzati da zero. L'intento era farli con precisione tale da evidenziare le differenze sociali dei personaggi, ma anche alcune caratteristiche dei protagonisti principali. In questo si è rivelata fondamentale, come fonte d'ispirazione, il mondo dell'arte, in particolare i dipinti ad acquerello del XVIII secolo, accuratamente esaminati da Cantini Parrini.

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"Volevo tradurre la leggerezza degli acquerelli nella leggerezza dell'anima con gli abiti che i personaggi avrebbero indossato; l'aspetto dei tessuti doveva essere il più simile possibile alla trasparenza degli acquerelli. Non volevo costumi pesanti; ho immaginato i nobili come nuvole che fluttuano nel cielo senza un pensiero in testa e preoccupati solo di apparire belli e prestanti", ha spiegato Parrini. Ben precisa anche la scelta di evitare eccessivi orpelli. I personaggi non indossano collane, orecchini, bracciali, spille: "Niente di niente! Volevo l'essenza dei personaggi e che lo spettatore non venisse distratto" ha aggiunto il costumista. Il risultato è un film dove il recitato si mescola al cantato: la spensieratezza del musical da un lato e la densità dell'opera teatrale dall'altro, con la precisione della fiaba in costume e senza dimenticare la leggerezza tipica delle tele dipinte ad acquerelli.

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