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Arisa canta l’amore senza confini: al Pride di Padova indossa la tuta seconda pelle

Arisa si è esibita al Padova Pride Village per la comunità LGBTQIA+, in nome dei diritti civili e contro ogni forma di discriminazione.
A cura di Giusy Dente
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Giugno è il mese in cui si celebra l'orgoglio della comunità LGBTQIA+. Il faro si accende in tutt'Italia sui temi dell'inclusività, dei diritti civili, della lotta alle discriminazioni tra concerti, parate e manifestazioni che si svolgono in diverse città. Ieri anche Padova si è illuminata coi colori arcobaleno. Per l'occasione, ha fatto da madrina del Pride la giornalista Anna Dello Russo e Arisa si è esibita in concerto.

Arisa icona della comunità LGBTQIA+

"Grazie Arisa, perché la tua voce risuona potente dove il bigottismo e l’ignoranza sussurrano": con queste parole il Pride di Padova ha ringraziato Arisa, che è salita sul palco della manifestazione per esibirsi in concerto. La città sta ospitando la quindicesima edizione del Padova Pride Village, che si svolgerà fino al 10 settembre. Arisa è stata la protagonista della serata di apertura: ha portato sul palco i suoi brani di maggiore successo, ma anche la canzone Agua de Coco, sigla ufficiale dell'edizione 2022 del festival fondato da Alessandro Zan (relatore dell’omonimo disegno di legge).

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La cantante è stata scelta perché incarna il valore dell'amore oltre ogni confine, quell'amore assoluto e libero che porta nella sua musica, contro il perbenismo. Tra l'altro, per lei non è la prima volta. L'anno scorso è stata madrina dell'evento partenopeo e si è esibita in concerto a piazza Dante, assieme a tanti altri ospiti. Alla cantante è da tempo vicina alla comunità LGBTQIA+ e sostiene il riconoscimento delle unioni civili in Italia: al Festival di Sanremo 2016 si è esibita portando sul palco dell'Ariston un fiocco arcobaleno.

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Il look di Arisa al Pride 2022

Nel tempo il look di Arisa è cambiato, come è cambiata lei stessa. Se per molto tempo ha avuto paura di esprimersi in modo autentico, per paura e perché schiava del giudizio, del bisogno di approvazione e degli stereotipi, oggi è invece una donna libera e consapevole. Non si nasconde più e sa quanta sofferenza costi, stare nell'ombra: ma sa anche quanto sia bello uscire alla luce del sole per ciò che si è davvero.

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Sul palco del Pride ha indossato una jumpsuit aderentissima a maniche lunghe e con colletto leggermente alto, con una stampa vivace e quasi futuristica-spaziale. L'ha abbinata ad accessori neri: sandali col tacco e un cinturone in vita. A proprio agio e circondata dall'affetto dei presenti, ha cantato per il suo pubblico con la passione di sempre, quella di chi vuole gridare in musica quanto sia bello essere liberi e amarsi oltre ogni confine.

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