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A Milano è stato ricostruito il Colosso dell’imperatore Costantino: ecco dove si trova

Una ricostruzione del Colosso di Costantino, in scala 1:1, è stata realizzata a Milano e permette di ammirare nella sua interezza l’importante monumento del IV sec. d.C.
A cura di Clara Salzano
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Ricostruzione del Colosso di Costantino - Fondazione Prada - Recycling Beauty
Ricostruzione del Colosso di Costantino – Fondazione Prada – Recycling Beauty

La statua colossale di Costantino I, con 12 metri di altezza, è considerata una delle opere più importanti della scultura romana antica. I suoi resti giganteschi (solo la testa misura 2,60 metri) oggi sono esposti presso i Musei Capitolini di Roma ma per la prima volta, una ricostruzione del Colosso, in scala 1:1, è stata realizzata a Milano e permette di ammirare nella sua interezza e imponenza l'importante monumento.

Costantino I nella ricostruzione di Fondazione Prada
Costantino I nella ricostruzione di Fondazione Prada

Una gigantesca statua dell'imperatore romano Costantino riempie gran parte dello spazio della Cisterna di Fondazione Prada. Siamo di fronte alla ricostruzione del famoso Colosso del IV sec. d.C. che, assieme ai resti originali della scultura romana, la mano e il piede destro, è parte della nuova mostra Recycling Beauty dal 17 novembre 2022 al 27 febbraio 2023 in Fondazione Prada.

La mano e il piede destro originali del Colosso in Fondazione Prada
La mano e il piede destro originali del Colosso in Fondazione Prada

Recycling Beauty, a cura di Salvatore Settis e Anna Anguissola e con il progetto espositivo di Rem Koolhaas/OMA, continua l'indagine storico-artistica già intrapresa dalle due esposizioni, Serial Classic e Portable Classic, nelle sedi di Milano e Venezia di Fondazione Prada nel 2015. La nuova mostra è una riflessione sul tema del riuso di manufatti antichi di arte greca e romana in epoche successivi, dal Medioevo al Barocco.

L'esposizione Recycling Beauty in Fondazione Prada
L'esposizione Recycling Beauty in Fondazione Prada

La mostra Recycling Beauty in Fondazione Prada vuole dimostra come l'arte classica non sia solo un'eredità del passato ma influisce anche sul presente e sul futuro. Il reimpiego di materiali antichi, in contesti anche lontani da quelli di origine, è stata una pratica molto usata sin dal Medioevo ma solo di recente alcuni studi archeologici hanno approfondito il tema: “Il reimpiego comporta la convivenza di diverse temporalità – spiega Salvatore Settis – dove distanza storica e simultaneità narrativa ed emotiva s’intrecciano di continuo".

Leone che azzanna un cavallo (IV secolo a.C.)
Leone che azzanna un cavallo (IV secolo a.C.)

Se alcune opere esposte in “Recycling Beauty” raccontano la riscoperta di alcuni manufatti dimenticati e poi diventati oggetti preziosi, altre opere presenti indagano le ragioni del reimpiego delle antichità valorizzando non solo il valore artistico e storico delle opere stesse ma dimostrando come queste siano il frutto di evoluzioni e trasformazioni, anche di senso.

La statua colossale di Costantino I ai Musei Capitolini
La statua colossale di Costantino I ai Musei Capitolini

Anche quando le rovine cadevano in frantumi, come nel caso della statua colossale di Costantino, i resti hanno continuato a conservare e perpetrare il valore e il significato dell’antichità fino ai giorni nostri e per le generazioni future. La ricostruzione dell'importante colosso, dopo la mostra in Fondazione Prada, sarà esposto presso i Musei Capitolini.

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