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Sei consigli green per coltivare le patate in casa o nell’orto

Le patate sono uno degli alimenti più consumati dagli italiani: per coloro che hanno il pollice verde, coltivare questi tuberi in casa o nell’orto è diventata un’alternativa valida all’acquisto. Ecco sei consigli su come coltivare questo tipo di pianta.
A cura di Arianna Colzi
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Il pollice verde degli italiani torna a farsi in sentire soprattutto in primavera, clima permettendo. Negli ultimi anni, come attesta il progetto europeo Potatoes Forever! promosso in Italia da UNAPA (Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate), il consumo di questi tuberi nel nostro Paese è aumentato e sono in molti tra coloro che dispongono di un piccolo spazio verde a volerli coltivare. Ecco i 6 consigli degli esperti delle varie associazioni.

1. Coltivare a primavera

Il periodo perfetto per coltivare le patate è primavera, quando la temperatura del suolo arriva a circa 10 gradi: sotto questa temperatura la germinazione ritarderebbe, mentre quando fa troppo caldo accelererebbe la coltivazione. Tuttavia, le patate resistono bene anche alle intemperie .

2. Preparare bene il terreno

Il terreno è il primo step per coltivare bene le patate. Bisogna lavorare il suolo a 30-40 centimetri di profondità per consentire alle radici di crescere in modo ottimale. Inoltre, è importante concimare il terreno con letame, compost o concimi essiccati per drenare e garantire alle patate i nutrienti di cui hanno bisogno per crescere.

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3. Come seminare le patate

Dopo aver preparato il terreno è il momento di seminare le patate. Si parte dai tuberi-seme o pezzi di tubero tagliati per poi interrarli con il procedimento per talea, accertandosi che i germogli siano rivolti bene verso l'alto.

4. Coltivazione: le regole da seguire

Per garantire un'adeguata crescita dei tuberi, uno dei segreti è senza dubbio la giusta irrigazione. Le patate infatti hanno bisogno di poca acqua: basta un po' di pioggia primaverile (quella di quest'anno è decisamente eccessiva) per soddisfare il loro bisogno d'acqua. D'estate, poi, basterà irrigare il terreno per evitare che diventi troppo secco: il momento migliore per innaffiare il terreno è la mattina, visto che le temperature più fresche aiutano a tutelare la pianta. Per rendere la coltivazione ottimale è la rincarzatura del suolo ossia quando un piccolo cumulo di terra viene messo alla base delle piante. Questa operazione è fondamentale da eseguire prima del raccolto, per proteggerlo dalle gelate e dal caldo e stimolarne la crescita.

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5. Il raccolto delle patate

Per capire quando raccogliere le patate è possibile individuare un momento giusto per la raccolta: quando la pianta in superficie si secca e diventa gialla, basterà sollevarla per trovare i tuberi maturati. Ovviamente non tutte le piante maturano insieme e nello stesso momento, dunque bisognerà verificare i vari casi. Quindi vi chiederete come capire ancora meglio quando effettivamente la patata è maturata: strofinando la buccia, se questa non si stacca facilmente allora la patata è pronta per essere raccolta. Ovviamente se il tubero fosse leggermente acerbo non ci sarebbero comumque problemi per il consumo. Per la conservazione è importante lasciarla in un luogo asciutto e buio.

6. Come coltivare le patate in casa

Come dicevamo all'inizio, non tutti dispongono di un orto o di uno spazio verde per coltivare le patate. Se volete comunque coltivare le patate potete farlo anche in casa. Infatti, i tuberi si possono piantare anche in vasi, sacchi di iuta o anche buste della spesa. Non ci credete? Provare per credere: basta sistemare sul fondo un piccolo strato di argilla stesa bene, che drenerà il terreno e verrà ricoperto con il terriccio. Poi da qui basta seguire quanto scritto sopra per la coltivazione in orto.

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Le proprietà delle patate

I tuberi sono un alimento semplice ma nutriente e sono perfetti da inserire in un'alimentazione sana ed equilibrata. Fonte di vitamina C e B, le patate sono ricche di sali minerali come il potassio: il loro apporto nutrizionale può sostituire quello del pane, visto che sono ricche di carboidrati e molto sazianti. Sono anche digeribili e contengono una bassa percentuale di grassi, meno del 1%.

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