Le frasi tossiche (apparentemente innocue) da non dire al partner per una relazione felice

I complimenti piacciono a tutti, soprattutto se arrivano dal proprio partner. Essere gratificati è una bella sensazione, ma senza rendercene conto potremmo, con alcune frasi, risultare solo fuori luogo. Ci sono, infatti, delle espressioni che spessi rivolgiamo a chi ci è accanto con le migliori intenzioni: sono frasi apparentemente innocue, che facciamo per fare un complimento all'altra persona, credendo di dirgli qualcosa di bello. In realtà, sono frasi insidiose e pericolose e pronunciandole stiamo portando del malessere all'interno della coppia.
Cosa non dire mai al partner
Il dottor Mark Travers, psicologo statunitense laureato presso la Cornell University e l'Università del Colorado a Boulder, ha studiato alcuni comportamenti dannosi interni alla coppia. Si è soffermato soprattutto su quei complimenti che facciamo, in modo spontaneo e del tutto innocuo al partner, per gratificarlo, per renderlo felice, per fargli piacere. Inconsciamente, invece, stiamo facendo l'opposto: stiamo riversando sulla persona amata tanta negatività.
Non ci rendiamo conto di quanto siano pericolose due frasi, in particolare. Sono frasi pronunciate con le migliori intenzioni, senza essere consapevoli dei loro potenziali risvolti negativi all'interno della relazione. "I complimenti possono essere disarmanti. Ci fanno sentire scelti e compresi in modi che altre parole raramente riescono a fare – ha spiegato l'esperto – Ma a volte, la lode che ci sembra più lusinghiera è anche quella che ci insegna a correggere noi stessi".
Il primo esempio è costituito dalla frase: "come fai a essere così calmo?". Il motivo è presto detto: "Si tratta di un elogio che può essere utilizzato per premiare il silenzio emotivo, non la forza emotiva" ha scritto il dott. Travers su Psychology Today. Quando pronunciamo questa frase, quindi, stiamo in modo sottile dicendo che l'altra persona è tutt'altro che forte, perché la sua calma non è un modo per affrontare le situazioni con freddezza e razionalità, ma è un modo per sottrarsi al confronto e alla potenziale lite. Quello che a prima vista potrebbe sembrare un complimento sincero, riflette in realtà il sollievo che si prova nel vedere il partner che non reagisce, che non ha alcuna reazione emotiva. È un pensiero pericoloso, perché la persona potrebbe sentirsi "implicitamente incentivata a mettere in pratica quella calma" anche quando sta male. Si chiede all'altro, senza dirlo chiaramente, di reprimere le proprie emozioni: "Quando la repressione emotiva viene elogiata nelle relazioni tra adulti, si rafforza il messaggio che il tuo valore risieda nell'essere sempre gradevole", ha chiarito l'esperto. Il partner pensa: devo apparire calmo anche nei momenti di dolore perché è un ruolo che viene premiato.
Decisamente pericolosa anche la frase: "Sei l'unica persona con cui posso parlare". Secondo il dott. Travers con questa frase si fa sentire l'altro responsabile della propria regolazione emotiva. Non è affatto un modo per dimostrare all'altra persona fiducia, riguarda più che altro la dipendenza emotiva, aspetto molto tossico in una relazione sentimentale. Si crea una pressione inutile, un obbligo emotivo, un vincolo non spontaneo. L'esperto ha citato come esempio un precedente studio del m2014, che dimostra quanto migliori la salute mentale avendo persone diverse a cui rivolgersi per diverse esigenze emotive. "Questa diversità nel supporto emotivo – ha spiegato – porta a un maggiore benessere, perché nessuna relazione è sovraccaricata dal compito di gestire tutto".