Zverev crede di aver vinto il set e urla, l’arbitro lo gela: “No, è fuori” e sfoga la rabbia in campo

C'è stato un momento del primo set in cui Alexander Zverev ha pensato di avere Saturno contro, che la sorte si stesse per accanire contro di lui ancora una volta. Adam Walton è il tennista australiano che a Montreal ne ha messo a dura prova resistenza fisica e psicologica per come è riuscito a tenergli testa in una prima frazione estenuante, conclusa a favore del tedesco dopo un lungo tie-break. Anzi, Sascha ha rischiato una crisi di nervi quando, col risultato sul 7-6, ha servito e creduto di aver piazzato l'ace vincente. E s'è abbandonato a un'esultanza plateale, lanciando un urlo liberatorio. Non ha avuto nemmeno il tempo di gioire che il giudice di sedia lo ha gelato. Palla fuori, punto non valido. Tutto da rifare.
Zverev è passato dall'euforia alla meraviglia fino alla mesta rassegnazione con un rapido cambio d'umore. Gli si leggeva tutto sul viso ma non ha mollato: "È stato un momento molto importante per me", ha ammesso a fine gara spiegando com'è riuscito a convertire in campo la rabbia provata per quella beffa in forza per piazzare il dritto vincente nello scambio successivo. "Sono stato bravo e fortunato… a volte conto solo di vincere ma non è stata una partita bellissima, però", adesso può dirlo col sorriso sulle labbra mentre all'orizzonte si staglia la figura dell'italiano, Matteo Arnaldi, prossimo avversario in tabellone nel terzo turno del torneo a Toronto.
Lo scambio infinito tra Zverev e Walton: 52 colpi di pura adrenalina
L'episodio del servizio e dell'ace mancato è solo uno dei tanti colpi di scena che hanno caratterizzato soprattutto il primo set, quello più combattuto. E lo scambio infinito, durato ben 52 tiri, è la riprova di quanto sia stato equilibrato il confronto e di quanto sia stato freddo Zverev nel superare anche il periodo più critico di quella porzione d'incontro da cui è uscito a testa alta e vittorioso (7-6, 6-4). "Quel punto ha avuto un grande valore per me", gli ha dato la carica giusta per opporsi a un avversario che è attualmente 88° nella speciale classifica ma ha giocato con tenacia. "Sono riuscito a portare a casa il primo set e a chiudere poi l'incontro nel secondo".
A scrutare il tedesco c'era anche Toni Nadal, lo zio dell'ex campione di Maiorca. Zverev stesso è stato in Spagna in queste settimane provando a cucire la trama di un'intesa a lungo termine. "Stiamo discutendo su come impostare una collaborazione. Potrei darvi un aggiornamento tra qualche settimana, quando ne sapremo di più".