Un concentrato di sfortuna per Evans: l’arbitro sbaglia, lui si fa male e perde una partita ‘vinta’

Si potrebbe dire banalmente che Daniel Evans ha vissuto un bruttissimo quarto d'ora. O più probabilmente sarebbe meglio dire che la Legge di Murphy funziona all'ennesima potenza per il tennista britannico, che aveva una partita in pugno e che dopo un clamoroso errore arbitrale, pare confermato anche dall'avversario, ha subito un infortunio che lo ha costretto al ritiro. Fortunello il suo avversario Cerundolo, Juan Manuel, che si è trovato così vincitore di una partita a Guangzhou.
L'arbitro sbaglia, Evans si infuria
Daniel Evans sta vivendo la parte finale della sua carriera. All'improvviso ha perso un centinaio di posizioni e a inizio primavera è uscito addirittura dai primi 200. La voglia c'è sempre, la tigna pure, braccio e gambe meno. Qualche partita è riuscito a vincerla e la classifica ne ha beneficiato. A Guangzhou, torneo challenger settembrino, si è presentato da testa di serie numero 7. Nei quarti con Juan Manuel Cerundolo, il fratello meno forte, parte bene, vince il primo set 6-4 e in avvio di secondo è convinto di aver ottenuto il break, e invece no. L'arbitro clamorosamente non vede la pallina dell'argentino. Evans è una furia, protesta in modo veemente. Ma il suo accorato e veemente moto di protesta non passa. La pallina era fuori.
Poi Evans si infortuna al polso, il problema sembra serio
Passano pochi punti e il britannico si infortuna. Cade e si fa male. Cerundolo attraversa la rete, gli si avvicina, prova a confortarlo. Evans che è un peperino si rialza, chiama il medico e il fisioterapista, il dolore al polso è troppo forte. Deve ritirarsi. Cerundolo si trova così quasi senza colpo ferire vincitore di una partita che senza un paio di colpi della buona sorte sarebbe stata forse appannaggio del suo rivale, che una volta salutato l'argentino dice: "Mi si è letteralmente rotto il polso". Una diagnosi non c'è, si spera che a quelle parole non seguano esattamente quei fatti.