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Sinner non sa cosa aspettarsi a Cincinnati: “Difficile giocare a tennis, qui succede di tutto”

Jannik Sinner dopo la vittoria contro Mannarino e alla vigilia con Auger-Aliassime ha spiegato le difficoltà di giocare un torneo come quello di Cincinnati.
A cura di Marco Beltrami
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Quella contro Mannarino è stata una partita complicata per Jannik Sinner. Il tennista numero uno al mondo, che tornerà subito in campo con Auger-Aliassime per i quarti di finale, ha dovuto fare i conti anche con una lunga sospensione per pioggia. Un imprevisto che ha sfruttato nel migliore dei modi per farsi trovare pronto al momento del ritorno in campo. Jannik ne ha parlato subito dopo la gara soffermandosi anche sui motivi che rendono Cincinnati imprevedibile.

Sinner e le difficoltà del match contro Mannarino

Cosa succede in questi casi? Come poter resettare tutto durante le pause forzate? Sinner ha giocato a carte con il suo team, non una scelta casuale: "Ho cercato di rilassare anche la mente, giocando un po’ con il mio team – ha dichiarato a Tennis Channel – e poi sperando di tornare in campo e riportare il livello che so di poter esprimere in certi momenti. Oggi però si è visto quanto può essere difficile: rompi il servizio, vai a servire sul 30 pari… sembra finita, ma non lo è. Il tennis è fatto di alti e bassi. Sono molto contento di essere al prossimo turno".

Dal primo giocatore del ranking si aspettano sempre vittorie schiaccianti, dimenticando a volte che dall'altra parte del campo ci sono avversari insidiosi. Mannarino è stato uno di questi: "Tante cose lo rendono insidioso. Prima di tutto, è mancino. Tiene la palla molto, molto bassa sia col dritto che col rovescio. Ho cercato di capire cosa potesse funzionare meglio in determinati momenti. Ho cambiato la posizione in risposta, andandomi a mettere molto, molto indietro per provare a leggere un po’ il suo servizio, ma anche per spezzargli un po’ il ritmo. Serviva molto bene. Partite come queste bisogna imparare a gestirle: devi sentire la palla, trovare le sensazioni. È stato molto, molto complicato".

Perché a Cincinnati è difficile giocare a tennis

Oltre agli avversari, poi, bisogna anche fare i conti con le imprevedibili condizioni meteo di Cincinnati. Un'altra insidia per Sinner, come per tutti i suoi colleghi: "Come dico sempre, qui è difficile giocare a tennis: quando poi c’è anche un po’ di vento, come oggi, può diventare ventoso, può piovere e un attimo dopo uscire il sole… non sai mai cosa succederà. Devi solo rimanere lì, mentalmente".

La prossima partita di Sinner contro Auger-Aliassime

E adesso ecco il confronto contro un giocatore che Sinner non ha mai battuto. Contro Auger-Aliassime due sconfitte in altrettanti precedenti per Jannik, che è consapevole delle difficoltà che lo attendono: "Non ho mai vinto contro Felix. Qui abbiamo giocato una partita molto dura: ho avuto match point e l’ho perso, ma è stato un grande match. Ha un potenziale enorme, soprattutto quando serve bene. Questa superficie si adatta molto al suo gioco. Sarà molto difficile, ma allo stesso tempo non vedo l’ora di affrontare questa partita. Mi piacciono queste sfide: spero di riuscire ad alzare il livello, perché se voglio giocarmela alla pari con lui devo farlo".

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