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Sinner: “I miei primi soldi a vent’anni, ma c’è qualcuno che mi ha reso la persona che sono oggi”

Jannik Sinner presenta a Milano la sua Fondazione: al suo fianco l’amico e manager Alex Vittur, un legame unico che lo accompagna in campo e nella vita.
A cura di Marco Beltrami
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Prima di volare a Pechino, dove tornerà a giocare inaugurando la tournée asiatica, Jannik Sinner ha presentato a Milano la fondazione che porta il suo nome. Un progetto pensato per aiutare i più piccoli nel loro percorso di crescita attraverso l’attività scolastica, sportiva e ovviamente il tennis. Al suo fianco ci sarà anche Alex Vittur, nelle vesti di presidente. Amico, mentore e persona di totale fiducia per Jannik, l’ex tennista che tramite l’agenzia Avima cura tutti i suoi interessi è ormai un punto di riferimento imprescindibile per il numero due del mondo.

Jannik Sinner presenta la sua fondazione e racconta l'amicizia con il presidente Alex Vittur

Quello con Vittur è un legame che, a detta di Sinner, non ha con nessun altro. Ne ha parlato in un’intervista a Sky, spiegando quanto la presenza di Alex sia stata utile nella sua vita, dentro e fuori dal campo: "Ci conosciamo ormai da 11 anni, io ne ho 24 quindi più o meno la metà della mia vita. È una persona fondamentale per me perché mi fido di lui, perché è quello con cui mi sento più vicino, perché ha caratteristiche personali molto simili alle mie. Ormai, ovviamente, lavora per me, ma di fatto stiamo lavorando insieme".

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Il peso di Vittur nella vita di Jannik Sinner

Un esempio concreto di quanto Vittur sia stato importante nella carriera, ma anche nella formazione personale di Jannik, riguarda i momenti delle vittorie più prestigiose. L’amico-manager lo ha sempre aiutato a mantenere i piedi per terra: "Lui è anche il mio miglior amico, è un legame che non ho con nessun’altra persona e che probabilmente non avrò mai con nessuno nella mia vita. Perché, sai, quando cresci con una persona che ti parla in modo diverso, molto onesto, anche quando ho vinto tornei grandissimi mi ha sempre detto: “No, devi pensare ad altro e tenere i piedi per terra".

Insomma, senza Vittur Jannik Sinner non sarebbe lo stesso. Per rendere l’idea di quanto si fidi di lui, il vincitore di Australian Open e Wimbledon ha aggiunto: "Ho iniziato a fare i miei soldi quando avevo vent'anni. Magari non sarei la persona che sono ora. Ci può stare, perché comunque è diverso. Ho avuto la fortuna di avere anche la mia famiglia, che in tante cose è molto simile ad Alex, però ormai parlo più con lui che con loro. Abbiamo condiviso dei valori e sono molto contento che sia rimasto la persona di sempre, non è mai cambiato. Il nostro rapporto è più maturo: non ho più i 15 anni di una volta, ora ne ho 24, ho anche la mia vita fuori dal tennis, tante altre cose, ma il nostro legame spero resti così per sempre.

E oltre al sostegno di Alex Vittur, della famiglia e del team, Sinner sa di avere anche i tifosi pronti a spingerlo in questo finale di stagione: "So di avere il sostegno dell’Italia e questo mi dà tanta energia. Con i grandi Slam ormai alle spalle, il prossimo obiettivo è Torino: voglio giocare bene lì, e poi vedremo come andranno le cose. Sono super felice di tornare in campo, perché è lì che mi sento vivo, al sicuro. Non vedo l’ora".

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