Perché il trofeo della Coppa Davis è un’insalatiera? Quanto pesa, com’è fatto e quanto vale

La Coppa Davis è uno dei simboli più riconoscibili del tennis mondiale: una competizione ultracentenaria che unisce tradizione, rivalità e spirito di squadra. Ma uno degli aspetti più affascinanti del torneo è proprio il suo trofeo, celebre per la sua forma inusuale e per la storia che custodisce. Dalle origini del torneo al curioso soprannome di “insalatiera”, fino al valore reale e simbolico del premio, ecco tutto ciò che c’è da sapere sul trofeo più iconico del tennis.
Le origini della Coppa Davis, perché si chiama così
La Coppa Davis nasce nel 1900 da un’idea visionaria di un gruppo di studenti dell’Università di Harvard, decisi a creare una competizione internazionale tra nazioni che potesse misurare la forza tennistica dei Paesi più influenti del tempo. A guidare l’iniziativa fu Dwight Filley Davis, giovane tennista statunitense dal talento promettente e dall’intelligenza organizzativa fuori dal comune. Fu lui a concepire il format dell’evento, a stabilirne le regole e persino a finanziare di tasca propria il trofeo che sarebbe stato consegnato alla nazione vincitrice.

Il primo match della storia si giocò tra Stati Uniti e Gran Bretagna: fu l’inizio di un torneo destinato a diventare la più longeva e prestigiosa competizione a squadre del tennis mondiale. In onore del suo creatore, quel trofeo prese il nome di “Davis Cup”, diventando nel tempo un simbolo di identità sportiva per generazioni di campioni.
Perché il trofeo della Coppa Davis è un'insalatiera: com'è fatta e quanto pesa
Chiunque segua la Davis almeno una volta si è chiesto: ma perché il trofeo sembra un’enorme insalatiera d’argento?
La risposta affonda le radici nella scelta originale di Dwight Davis, che commissionò a un argentiere di Boston una coppa ampia, lavorata e scenografica, ispirata ai grandi trofei dell’epoca vittoriana. La forma particolare — un grande bacile rotondo — gli valse presto il soprannome di “insalatiera”, un nomignolo diventato parte integrante del mito.

Nel tempo, con l’aggiunta dei tre imponenti piani di base che riportano le targhe delle nazioni vincitrici, il trofeo è diventato una struttura monumentale. Questi i materiali e le caratteristiche principali:
- coppa in argento massiccio, finemente cesellato;
- basi in legno pregiato e fasce d’argento incise a mano;
- altezza complessiva di circa 110 cm;
- diametro di oltre 80 cm;
- peso totale superiore ai 100 kg, con stime che oscillano tra i 105 e i 110 chilogrammi.
Trasportarlo non è semplice, tant’è che spesso viaggiano separatamente la coppa e le basi. È uno dei trofei più voluminosi e complessi dell’intero panorama sportivo mondiale, tanto da essere trattato come un’opera d’arte più che come una semplice coppa.
Quanto vale il trofeo della Coppa Davis
Il trofeo della Coppa Davis ha un valore economico stimato intorno ai 600.000 dollari: circa 200.000 per la coppa vera e propria e altri 400.000 per i tre basamenti che la sorreggono. Ma il suo peso storico e simbolico va ben oltre qualsiasi cifra. L’originale è un oggetto imponente, alto circa 110 centimetri, con un diametro di oltre un metro e un peso che sfiora i 105 chili.

Proprio per queste dimensioni eccezionali, le nazioni vincitrici non sollevano il trofeo autentico, ma ricevono una versione ridotta pensata per essere esposta e trasportata facilmente. La “Grande Insalatiera”, come viene soprannominata, rimane così non solo uno dei trofei più costosi, ma anche uno dei più rappresentativi e iconici dell’intero panorama sportivo mondiale.