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L’Italia accoglie Djokovic: “Potrà giocare gli Internazionali a Roma senza vaccino”

Novak Djokovic agli Internazionali di tennis a Roma. L’Italia apre le porte al campione serbo che non si è mai voluto vaccinare contro il Covid: “Potrà giocare senza vaccino”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Novak Djokovic potrà giocare gli Internazionali d'Italia anche se non si è mai vaccinato contro il Covid-19. Una decisione a sorpresa che consentirebbe al campione serbo del tennis di poter disputare uno slam dopo le tante polemiche e controversie per via della sua esclusione dagli ultimi Australian Open. Djokovic non aveva mai dimostrato di essersi vaccinato venendo così espulso dall'Australia poco prima del prestigioso torneo.

Un caso che aveva fatto indignare il mondo intero che si chiedeva come mai un campione come lui, che avrebbe dovuto dare l'esempio, avesse intrapreso una battaglia personale così difficile che avrebbe potuto seriamente compromettere la sua carriera e la sua fama. Ebbene la svolta è però arrivata. Djokovic ha avuto il via libera dall'Italia direttamente attraverso le parole del sottosegretario allo sport, Valentina Vezzali, che a margine della presentazione del libro di Silvia Salis al Senato, ha parlato proprio del caso del tennista serbo, tra i più attesi al torneo di tennis che si svolgerà a Roma.

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"Nel singolo all’aperto non è previsto il green pass rafforzato e dunque Djokovic, se vorrà venire a giocare in Italia, potrà farlo senza alberghi o ristoranti, ma potrà giocare”. Parole a sorpresa da parte della Vezzali che annuncia pubblicamente che il nostro Paese potrà ospitare il tennista agli Internazionali pur non essendo vaccinato contro il Covid. "Dobbiamo anche considerare che dal 31 marzo, a seconda del calo della curva epidemiologica, si dovrebbe avere la fine dello stato di emergenza e la situazione andrà valutata bene”.

Parole che vanno però in controtendenza rispetto alle dichiarazioni fatte dalla stessa Valentina Vezzali, esattamente un mese fa (era il 16 gennaio) a margine dell'evento "YES – Youth, Education and Sport" presso l'Acquario Romano in cui la sottosegretaria allo sport parlò proprio del caso Djokovic: "Nella vita ci sono delle regole che vanno rispettate, che tutti noi dobbiamo rispettare – affermò – Lo sport ce lo insegna e un atleta di un certo livello deve dare l'esempio".

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Nel frattempo, proprio poche ore fa, nel corso di un'intervista rilasciata alla BBC, Novak Djokovic ha ammesso pubblicamente per la prima di non essersi mai vaccinato contro il Covid. Il tennista serbo, escluso dagli Australian Open e dall'Australia, non aveva mai detto chiaramente se fosse vaccinato o meno. Lo si era capito solo dopo attraverso alcuni controlli. Nella sua prima intervista dopo quanto accaduto, ha dichiarato di essere disposto a sacrificare la partecipazione a tornei prestigiosi come Wimbledon e gli Open di Francia pur di non essere costretto a vaccinarsi:

"Sì, questo è il prezzo che sono disposto a pagare". Djokovic ammette così di non essere mai stato contrario ai vaccini ma di essere "sempre stato un sostenitore della libertà di scegliere cosa inserire nel proprio corpo". Djokovic avrebbe dovuto prendere parte agli Australian Open dello scorso gennaio grazie a un’esenzione medica dal vaccino contro il Covid. Le autorità australiane però gli hanno negato il visto e nei giorni successivi, dopo aver perso il ricorso contro la cancellazione del visto, Djokovic fu espulso dal paese. Ora l'Italia gli ‘tende una mano' con buona pace di chi ha lottato per la somministrazione dei vaccini anche a tutti gli sportivi…

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