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Djokovic teme Berrettini nei quarti del Roland Garros: “Con lui devi essere al top per vincere”

Un altro italiano sulla strada di Nole Djokovic: dopo aver battuto alla distanza Lorenzo Musetti, il campione serbo affronta Matteo Berrettini nei quarti del Roland Garros. Il tennista romano s’è qualificato grazie al forfait di Federer. “È in grande forma e tra i primi 10 al mondo. È un avversario pericoloso”, dice il serbo.
A cura di Maurizio De Santis
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Un altro italiano sulla strada di Nole Djokovic: Matteo Berrettini dopo Lorenzo Musetti. Nei quarti del Roland Garros sarà il tennista romano ad affrontare il numero uno del Ranking Atp. Vi arriva ‘riposato' (è la seconda volta in una prova dello Slam) dopo aver approfittato della rinuncia di Roger Federer che ha preferito non forzare né rischiare in vista di Wimbledon. Il serbo è reduce dalla vittoria al quinto set per ritiro dell'avversario che, stremato e dolorante alla schiena, ha ceduto dopo aver tenuto il campione in scacco per oltre due ore, vincendo i primi due giochi al tie-break. Roba da pizzicotto sulla guancia per il ragazzo di 19 anni che nemmeno pensava di avere una chance quando ha realizzato che in tabellone gli sarebbe toccato quell'accoppiamento durissimo.

Se continua così – dice Djokovic nelle interviste del post partita – può diventare sicuramente un grande giocatore. Ha tutto per diventare un top player. Ci siamo anche allenati insieme in passato e per la prima volta anche incontrati in una gara ufficiale.

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La sfida contro Musetti gli ha provocato un po' di fiatone. Djokovic è riuscito a riprendere il match sfruttando la forza della classe e dell'esperienza, ‘martellando' un avversario che ha ceduto alla distanza. L'applauso è stato un gesto molto bello nella consapevolezza di averla scampata. "Non ce la facevo più", ha ammesso il tennista di Carrara. Ma con Berrettini il serbo sa che non può prendere rischi del genere. Ne ha studiato i colpi e ne parla così.

Ha un ottimo servizio e un ottimo diritto e soprattutto è in forma – spiega il campione alla Gazzetta dello Sport -. Ha iniziato la stagione vincendo contro Dominic Thiem in Australia e ottenendo altri buone risultati con l'Italia. Quando nei quarti di finale di uno Slam trovi un avversario come lui, tra i primi 10 al mondo (è 9° nel Ranking, ndr), devi dare tutto ed essere al meglio per vincere.

Il drop di Berrettini può essere una prodezza da panico. L'approccio aggressivo è un'altra insidia. Sale di giri e imprime potenza ai colpi. Djokovic elenca almeno tre caratteristiche da temere dell'italiano poi completa la disamina di ciò che lo aspetta. È quasi un monito a se stesso.

Matteo ha un ottimo servizio grazie al quale crea molte palle facili in mezzo al campo che può sfruttare con il dritto. Ed è pericoloso anche a rete.

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