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Australian Open

Come ha fatto Djokovic a vincere gli Australian Open da infortunato: rispunta la placenta di cavallo

Novak Djokovic secondo quanto riferito da Tiley avrebbe vinto gli Australian Open nonostante una lesione muscolare di 3 centimetri. Determinante per guarire dall’infortunio sarebbe stata la placenta di cavallo.
A cura di Alessio Morra
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Novak Djokovic vincendo gli Australian Open ha fatto jackpot.I l decimo trionfo a Melbourne gli ha portato lo Slam numero 22 (record di Nadal eguagliato) e la prima posizione ATP. Un trionfo che diventa enorme se si pensa a quanto successo un anno fa, quando dall'Australia fu cacciato. Djokovic si è ripreso tutto con gli interessie ora torna a inseguire il Grande Slam. Ma più che di tutto questo negli ultimi giorni si parla delle dichiarazioni del direttore degli Australian Open, Craig Tiley, che dopo aver visto il referto di una risonanza magnetica di Djokovic ha dichiarato che il serbo ha giocato con una lesione di 3 centimetri al tendine del ginocchio. Sembra davvero un'enormità e c'è chi non crede a Tiley.

Che Djokovic non fosse al meglio è stato detto più e più volte da lui e dal suo entourage, anche se poi in campo non se n'è accorto nessuno. Un set perso in sette partite. Praticamente perfetto. L'Equipe nutre dei dubbi e parlando con un medico della Federazione di Golf ha scritto che un infortunio di questo genere comporta come minimo tre settimane di stop, poi si riprende l'attività. Dunque parole come macigni, considerato che il tennis non si gioca certo da fermi, e solo la finale con Tsitsipas è durata circa tre ore.

Sempre il quotidiano francese ha scritto che il numero 1 del tennis abbia fatto uso del PRP, che sarebbe Plasma Ricco di Piastrine, piastrine proprie che vengono iniettate nuovamente a chi decide di usufruire di questo trattamento. Il professor Olivier Rouillon ha spiegato la procedura: "Ti viene preso il sangue, viene certificato, poi prendono le piastrine e vengono iniettate di nuovo dopo averle fatta scoppiare per mettere i fattori di crescita a livello della tensione", aggiungendo soprattutto che: "Se fatta per via intramuscolare è una tecnica proibita".

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Spiegazione impeccabile, ma non ci sono prove di tutto ciò. Nei giorni scorsi i media serbi avevano riportato alla luce il nome della dottoressa Marijana Kovacevic, che anni fa balzò all'attenzione mondiale per i suoi trattamenti a base di placenta di cavallo, trattamenti che vennero usati anche da Chelsea e Liverpool. Ed è tornato a galla il nome di Kovacevic perché è stata avvistata nel box di Djokovic a Melbourne.

Lui stesso l'ha ringraziata dopo la semifinale vinta con Tommy Paul: "Non entro in dettagli particolari ma sono molto grato a Marijana. Mi sono affidato a quanti più esperti possibile qui a Melbourne. Lei è volata fin qua per aiutarmi, e ho sentito i benefici del suo intervento".

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Di sicuro quello che si può dire che le parole di Tiley hanno creato il putiferio, perché la lesione di tre centimetri al tendine di ginocchio di Djokovic già di per sé enorme pare veramente incredibile se si raffronta a quella di sette millimetri di Nadal, lesione addominale che non permise allo spagnolo di giocare contro Kyrgios la semifinale di Wimbledon. È vero che nessuno ha la stessa soglia di resistenza al dolore, ma senz'altro l'infortunio di Djokovic continuerà a fare discutere.

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