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Berrettini vince a Belgrado ed emoziona tutti con una dedica speciale per la famiglia

Matteo Berrettini ha celebrato la vittoria del torneo Atp 250 di Belgrado rendendo omaggio in primis all’avversario per il suo percorso e per il successo su Djokovic in semifinale. Bellissime ed emozionanti le parole per la sua famiglia, che per la prima volta ha potuto assistere alla vittoria di un titolo dal vivo.
A cura di Marco Beltrami
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I complimenti sinceri all'avversario e una dedica speciale per la famiglia che per lui ha fatto tanti sacrifici. Così Matteo Berrettini ha celebrato il trionfo nell'Atp 250 di Belgrado. Il tennista capitolino sulla terra rossa del Serbia Open ha battuto dopo una battaglia di 3 set, il temibile russo Karatsev, conquistando il quarto titolo della carriera dopo quelli di Gstaad, Budapest e Stoccarda. Ancor più belle della vittoria, arrivata dopo due anni di digiuno, le parole nell'immediato post-match.

"Non ho mai visto nulla di simile". Così Matteo Berrettini ha definito l'eccezionale prova del suo avversario Karatsev, in occasione della semifinale vinta contro il numero uno al mondo Djokovic. Onore delle armi e complimenti da parte del tennista italiano nei confronti del russo, numero 28 della classifica e in grande ascesa che ha venduto cara la pelle sulla terra rossa di Belgrado. Per Karatsev dunque il primo pensiero da parte del primo giocatore italiano, che ha dimostrato grande fair play e correttezza, con il finalista che gli ha reso omaggio poi in conferenza stampa.

Matteo Berrettini ha voluto dedicare la vittoria dell'Atp di Belgrado alla sua famiglia, che per la prima volta ha potuto assistere dal vivo ad un suo successo. Il tennista italiano ha voluto ringraziare i suoi cari per tutto quello che hanno fatto per lui e per permettergli di affermarsi nello sport: "Questo titolo è per la mia famiglia, questa è la prima volta che sono effettivamente qui per vedermi vincere il trofeo anche se è il mio quarto. Quindi questo è speciale. Abbiamo fatto molta strada da quando ero bambino e mi hanno portato ovunque, quindi penso che meritino di vedere questo tipo di tennis e questo tipo di livello. Li amo davvero".

Dagli organizzatori, agli addetti ai lavori, dagli arbitri ai raccattapalle. Matteo Berrettini ha chiuso il suo discorso, complimentandosi per l'accoglienza ricevuta e scherzando anche sul peso del trofeo, fingendo di avere un braccio dolorante. Il tennista azzurro, arrivato a Belgrado non sotto i migliori auspici si è tolto una grande soddisfazione: "È stato un piacere essere qui. Non sono venuto qui con le migliori sensazioni – ha detto Berrettini -. Sono tornato da un infortunio e non è mai facile tornare a giocare a questo livello, questo tipo di tennis".

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