Azarenka non ne può più di Swiatek e s’infuria con l’arbitro: “Ogni volta è la stessa storia”

Tra Victoria Azarenka e Iga Swiatek non scorre buon sangue, e la conferma è arrivata nel match degli ottavi di finale del torneo di Bad Homburg, vinto dalla polacca in due set. La tennista bielorussa si è lamentata in modo plateale con la giudice di sedia per un comportamento che ha ritenuto scorretto da parte dell’avversaria.
Cosa è successo tra Azarenka e Swiatek a Bad Homburg
Fin dalle prime battute, l’incontro sull’erba tedesca è stato acceso. Azarenka è partita forte, portandosi avanti 4-1 nel primo set, ma Swiatek ha risposto con determinazione, infilando cinque giochi consecutivi e chiudendo il parziale sul 6-4. Un ribaltamento che ha inevitabilmente fatto crescere la tensione in campo, culminata poi nel secondo set.
Sul 5-4 per Swiatek e 15-30 sul servizio della polacca, si è verificato l’episodio che ha acceso la miccia. Durante la routine di battuta, Swiatek ha scartato una prima palla e ripetuto il lancio, prendendosi qualche secondo in più. Una perdita di tempo non gradita dalla bielorussa, che ha immediatamente richiamato l’arbitro. Azarenka ha protestato duramente, dicendo: "Ogni volta è la stessa storia. Appena va sotto nel punteggio, inizia a prendersi il suo tempo. Oltre il tempo consentito. E voi non controllate. Ogni volta".
Azarenka accusa Swiatek di essere scorretta
Secondo l’ex numero uno del mondo, due volte campionessa Slam, Swiatek avrebbe deliberatamente rallentato il gioco per spezzare il ritmo e destabilizzarla. La polacca, da parte sua, non ha reagito: dopo una smorfia, ha servito un ace, seppur sporco, e ha chiuso il game con un’esultanza sonora, sotto lo sguardo infuocato di Azarenka, che però ha evitato di alimentare ulteriormente la polemica.
Il match si è concluso poco dopo con un doppio 6-4 per Swiatek, che ha così ottenuto la sua prima vittoria sull’erba nel 2025 e la quinta consecutiva contro Azarenka. Al momento del saluto, nessuna parola tra le due: stretta di mano fredda, essenziale, simbolo di un rapporto ai minimi termini. Per Swiatek, invece, segnali positivi in vista di Wimbledon.