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L’incredibile storia di Hubertus von Hohenlohe, un principe messicano alle Olimpiadi invernali

Nel 1981 il Principe Hubertus von Hohenlohe Lagenburg fonda la federazione Sci in Messico: vestendo i colori del suo paese ha disputato sei volte le Olimpiadi Invernali.
A cura di Alessio Morra
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Nella storia delle Olimpiadi invernali, nonostante non sia mai riuscito a vincere una medaglia, c'è anche il nome del Principe Hubertus Von Hohenlohe Lagenburg che ha preso parte a ben sei edizioni dei Giochi Olimpici. Ha sempre gareggiato per il Messico e il ‘Principe' come è sempre stato soprannominato nel suo paese è stato anche il fondatore della Federazione di Sci. La sua è una storia particolarissima, che si mescola anche tanto all'Italia.

Per il mondo dello sport il suo nome è solo Hubertus Von Hohenlohe, e di lui si può dire subito che ha avuto una vita molto particolare, probabilmente unica. Nasce nel 1959 a Città del Messico il Principe, figlio di Ira de Füstenberg e Alfonso Von Hohenlohe e che aveva come nonna materna Clara Agnelli, discendente della famiglia Agnelli nonché sorella dell'avvocato Gianni Agnelli. Il Principe Hubertus Von Hohelnohe trascorre parte della sua infanzia in Spagna, poi si trasferisce in Austria e lì, mentre studia e impara anche il tedesco (parla cinque lingue), si appassiona al calcio (tifa Juve) e allo sci. Quando è maggiorenne decide di fondare la federazione sciistica del Messico, è il 1981.

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Il Principe ha tanti interessi, ha fatto anche il cantante – nel 1988 pubblica un disco – il fotografo e l'attore, ma lo sport è la sua grande passione ed essendo anche un bravo sciatore decide di partecipare ai Mondiali di Sci di Schladming del 1982. Non ha problemi a qualificarsi, non ci sono concorrenti in Messico e agilmente ottiene il pass. Di Mondiali ne ha disputati la bellezza di 19, non se n'è perso nemmeno uno fino a quello di Cortina del 2021: ha disputato gare in tutte le specialità e per tre volte si è classificato al 26° posto (come miglior risultato) sempre nello Slalom Speciale.

Hubertus Von Hohenlohe, che oggi ha superato i 60 anni e da qualche anno è sposato con Simona Gandolfi, una cugina di Alberto Tomba nonché soprattutto sua storica fidanzata, ha disputato sei Olimpiadi. Il Principe, che da ragazzo tifava per il grande Gustav Thoeni (del quale possiede una tuta), ha avuto la possibilità di gareggiare con leggende come Ingemar Stenmarki e Franz Klammer, Marc Giradelli, Pirmin Zurbriggen fino ai miti degli ultimi anni e con loro ha condiviso momenti importanti in ben sei Olimpiadi, che potevano essere addirittura nove.

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Il Principe, che nelle sue varie professioni ha usato anche tre pseudonimi (Andy Himalaya, Hubertus Hohenlohe e You Know Who), si qualifica per la prima volta per i Giochi di Sarajevo del 1984, disputa la discesa libera, lo slalom gigante e quello speciale, il miglior risultato è il 26° posto. Quattro anni dopo è Calgary, c'è anche lui in pista quando trionfa Alberto Tomba. Il Principe concorre pure ai Giochi di Albertville 1992, Lillehammer 1994, Vancouver 2010 ed è in pista pure a Sochi nel 2014, trent'anni dopo la prima partecipazione.

Questi i risultati completi del Principe Hubertus Von Hohenlohe alle Olimpiadi Invernali. 38° in discesa, 48° nello Slalom Gigante e 26° nello Slalom a Sarejevo 1984. Mentre a Calgary ottenne il 30° posto nello Slalom Speciale e il 52° nel Gigante. Nelle Olimpiadi di Albertville del 1992 il Principe dei Mariachi in combinata si classificò 36°, mentre nella discesa libera 38°, solo 70° in SuperG. Due anni dopo a Lillehamer è 48° in discesa ibera. Nel 2010, quando aveva già 50 anni, a Vancouver si piazzò 46° nello Slalom e 78° nel Gigante. Nell'ultima apparizione ai Giochi, a Sochi, si è ritirato nello Slalom.

Ottenne anche il pass per Nagano 1998, Salt Lake City 2002 e Torino 2006, ma al cancelletto non si presenta. Sarebbe stato un record mostruoso, ma cambia poco perché la storia il ‘Principe dei Mariachi' l'ha scritta già, andando sempre controcorrente, come quella volta che partecipò a una gara di qualificazione – era il 2008 – e sulle piste qualcuno gli chiese se era lì in veste di papà di un atleta, lui rispose: "No, sono qui perché partecipo".

Ai Giochi di Pechino 2022 Hubertus Von Hohenlohe ci sarà, ma non come atleta. Sarà nello staff della spedizione messicana e in qualità di portacolori della sua nazione ha spento le polemiche di alcune federazioni, sospettose per le gare di qualificazione che hanno permesso a sciatori di nazioni non propriamente abituate a concorrere negli sport invernali di ottenere il pass olimpico. La sua presenza sarà ben visibile in ogni caso. Perché, tra le sue mille passioni e professioni, Hubertus Von Hohenlohe è anche stilista e dopo aver disegnato le tute della nazionale di Sci richiamandosi ai Mariachi nel 2014 a questo giro per le divise delle nazionali maschili e femminili di sci ha puntato sul Wrestling. In un'intervista a ‘Medio Tiempo' ha spiegato:

Abbiamo scelto un tema messicano. Abbiamo fatto tutto a giugno con l'approvazione del Comitato Olimpico Messicano e avremo un tema basato sul wrestling. Non sono appassionato di questo sport, ma queste sono le maschere e la forza di un Paese con una propria identità. Sono andato a San Miguel de Allende, sono entrato in un bar e ho visto dei poster. Mi hanno spiegato di cosa si trattava e ho pensato che potesse essere una buona ragione per averlo sulle nostre divise, così da avere anche in Cina la forza di una tradizione messicana.

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