Come sta Federica Brignone dopo il grave infortunio: “Mi restano due grandi sogni da realizzare”

Federica Brignone ancora non sa se ce la farà a essere pronta per le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. A cento giorni dall'inizio dei Giochi in Italia il suo conto alla rovescia è scandito dall'incertezza assoluta. "Mi restano due grandi sogni: il primo è partecipare da atleta; il secondo è avere l'onore di sfilare con la bandiera italiana durante la cerimonia di apertura a Milano" che è la sua città natale. Riuscirà a realizzarli entrambe? Lei non molla. Non può, non vuole. Non rientra nel suo modo di essere. Tanto da definire l'appuntamento a Cinque Cerchi ancora come un suo "grande obiettivo". Se batte il cuore ultras dello sportivo tutto può accadere e lei non ha mai smesso di pensare che sarà lì, assieme a tutti gli altri sportivi. Non come figurante ma nel ruolo di attrice protagonista. "Le sfide più difficili sono quelle che mi stimolano di più e mi spingono a dare sempre il massimo", dice ai microfoni di Sky.
Brignone e la data di metà novembre che può cambiare tutto
Riabilitazione, fisioterapia e quanto entra nel corredo accessorio del percorso che le è stato tracciato per tornare alle competizioni accompagnano le sue giornate. Per quanto ce la metta tutta, per quanto non si lasci frenare dalla paura né abbia paura di spingersi oltre i limiti che il suo fisico adesso impone, Brignone è consapevole che tanti sforzo può risultare vano. Non si sbilancia né fa proclami. Tornerà in tempo? Sì, dice il cuore. Aspetta, suggerisce la testa. Poi c'è quella vocina che le rimbomba dentro e pure la riconduce alla realtà.
Magari ce la fa. Magari questo brutto incubo andrà via non appena riaprirà gli occhi. La cicatrice sulla gamba è tremenda: è come se il tempo si fosse fermato a quella porta inforcata con un braccio durante la discesa ai campionati italiani. Ci vuole poco perché i ricordi più cupi riaffiorino. "La mia non è stata un'estate vera", disse poche settimane fa raccontando come ha trascorso i mesi passati dopo l'operazione. C'è una data cerchiata in rosso sul calendario che fa da spartiacque tra l'illusione e la presa di coscienza definitiva.
"Il mio percorso sulla neve ricomincerà non prima di metà novembre – ha aggiunto la campionessa internazionale di sci -, solo allora potrò essere più precisa". Il resto è puro pragmatismo. "Non sono una persona che crede molto nella fortuna, ma credo nel duro lavoro e nel costante impegno per migliorarsi sempre".
Il grave infortunio di Federica: come si è fatta male
Il calvario di Brignone è iniziato ad aprile scorso. L'azzurra è impegnata nella seconda manche dei campionati di sci alpino a Fassa e succede l'irreparabile: con il braccio urta una delle porte lungo il tracciato, fa perno e la sbilancia sollecitando la gamba sinistra e poi cadendo sulla pista. Dinamica e impatto furono spaventosi a causa dell'extra-rotazione del ginocchio: riportò la frattura scomposta pluriframmentaria del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra, oltre a una lesione del legamento crociato anteriore e del comparto mediale.