Quadarella felicissima per l’argento nei 1500 stile libero: “Sapevo di andare bene, ma non pensavo così tanto”

Simona Quadarella si prende una medaglia d'argento fantastica nei 1500 stile libero ai Mondiali di nuoto 2025 di Singapore e dimostra tutta la sua felicità nei minuti successivi alla gara: "Non me l'aspettavo per niente! Sapevo di andare bene, ma non pensavo così tanto. Al record europeo ci pensavo da anni e non mi sarei mai aspettata potesse arrivare adesso. Sono davvero contentissima. Sapevo che sarebbero partite molto forti e ho cercato di stare dietro, non pensavo però che la Pallister mollasse così agli 800 metri. Questo mi ha aiutato tantissimo. Una gara che ho studiato e in cui ci ho messo tanta testa".
La nuotatrice azzurra è stata protagonista di una gara straordinaria, mettendosi alle spalle l'australiana Lana Pallister. Oro per l'immensa Katie Ledekcy, che scrive l'ennesima pagina di storia del nuoto: la più grande nuotatrice di tutti i tempi si prende il sesto oro iridato nella distanza – il 22° totale in carriera – sbaragliando tutta la concorrenza.
Quadarella: "Molto emozionante stare così vicina alla Ledecky"
La 26enne romana ha chiuso la prova dei 1500 metri stile libero in 15'31″79 realizzando il record europeo e ai microfoni di RaiSport non ha nascosto la sua felicità: "Quest’anno ho cambiato diverse cose, ho avuto nuovi stimoli, è stato buono per me. Avevo avuto buone risposte stamane, ma così tanto non avrei pensato. Continuerò a credere in questo lavoro. Non sono mai stata così vicina a Ledecky e per me, anche durante la gara, è stato emozionante. Pensavo a quando ero bambina e la vedevo vincere le Olimpiadi che aveva 15 anni. Molto emozionante ma anche molto strano".
Dopo il quarto posto di Parigi intorno a Simone Quadarella c'era un po' di scetticismo ma la nuotatrice azzurra ora può guardare con più fiducia a Los Angeles 2028: "Questo è sicuramente un bello stimolo, mi aiuterà tantissimo anche se mancano ancora tre anni. Parigi 2024 è alle spalle già da un po', con questa gara ancora di più anche perché le delusioni fanno parte del percorso degli atleti".