L’avversaria del fenomeno cinese Yu Zidi: “È naturale farsi domande. A 12 anni non è normale”

Lilou Ressencourt è la nuotatrice francese che era nella corsia accanto alla cinese, Yu Zidi, durante le batterie di qualificazione dei 200 farfalla ai Mondiali di nuoto a Singapore. E ha avuto modo di osservare molto da vicino la 12enne che ha stupito tutti sfiorando il bronzo nel 200 misti (ha perso il bronzo per pochissimi centesimi) ma ha ancora la possibilità di alimentare clamore intorno alla sua figura di "bambina d'acciaio" (così l'hanno soprannominata in patria) puntando a una medaglia nei 200 farfalla (giovedì 31 luglio) o nei 400 misti (domenica 3 agosto). "Alla sua età non è normale", ha ammesso ai media la 22enne transalpina che in vasca ha faticato rispetto alla progressione e al ritmo della ragazzina che va anche troppo veloce per lei che è stata quasi di un secondo più lenta.
Le perplessità di Ressencourt: "Alla sua età la pressione può essere difficile da gestire"
Qualcosa non torna ma Ressencourt s'è guardata bene dal fare illazioni o, addirittura, alimentari sospetti sulle qualità di Yu Zidi. Ha mosso critiche ed espresso perplessità toccando un altro aspetto della questione, lasciando da parte qualsiasi riferimento agli scandali che negli anni scorsi hanno travolto la selezione asiatica. "Per me Yu Zidi è solo una concorrente brava e veloce, tutto il resto non spetta a me dirlo. Credo sia normale farsi delle domande ma non sono certo io a mettere in dubbio la legittimità delle sue prestazioni, né ho elementi per farlo".

E allora cos'è che non va? La francese si concentra sulla pressione eccessiva che una ragazzina ha sulle spalle e quanto possa essere complicato, oltre che pericoloso, doverla affrontare. "Ho 22 anni e trovo che gestire certe competizioni sia complicato. Lei ha 12 anni e il modo in cui gli altri la guardano può rendere tutto più difficile. Quindi, oltre all'aspetto fisico, anche quello mentale può essere difficile da gestire. E questo non è normale alla sua età".
L'ex campione francese, Lacourt: "È molto curioso tutto quello che c'è dietro"
Camille Lacourt, cinque volte campione del mondo, è l'ex nuotatore francese che a Singapore si trova nelle vesti di commentatore di France Télévision e in un'intervista al giornale, Le Figaro, ha usato accenti molto critici per parlare delle prestazioni della giovanissima cinese. "Cosa penso di quanto sta facendo la ragazzina? È una domanda che mi pongo da due giorni, da quando l'ho vista gareggiare in semifinale nei 200 misti, e ancora non sono riuscito a trovare una risposta".
E tanto basta a connotare il tono dei concetti espressi da Lacourt che completa la riflessione aggiungendo altri spunti. "E tra le domande che mi faccio ce n'è una in particolare che mi viene in mente: come fa ad affrontare tre 200 farfalla, tre 200 misti e tre 400 misti in una settimana? Per riuscirci, devi aver lavorato molto. Da quanto tempo si allena per dieci o dodici chilometri al giorno? È molto curioso tutto quello che c'è dietro. Anche in questo caso non ho necessariamente una risposta, non ho necessariamente un giudizio. Ma solo tanti interrogativi".