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La gara di nuoto è tra gli scarichi fognari, 60 atleti si ammalano: “Abbiamo nuotato nella m…”

Al World Triathlon Championship Series, tappa britannica di qualificazione per i giochi olimpici di Parigi 2024, 60 atleti hanno accusato fortissimi attacchi di diarrea e dolori intestinali. Hanno nuotato nelle acque di Sunderland con 3.900 colonie di Escherichia Coli: “Un livello senza precedenti”
A cura di Alessio Pediglieri
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Almeno 57 atleti si sono ammalati con fortissimi attacchi gastrointestinali e attacchi di diarrea dopo aver gareggiato all'ultimo World Triathlon Championship Series che si è svolto a Sunderland, in Inghilterra. Il motivo è semplice: il tratto marino che è stato percorso della prova di nuoto è da tempo sotto le polemiche per la qualità pessima dell'acqua, inquinata e che non aveva superato in diversi momenti i test sanitari.

Circa 2.000 atleti hanno partecipato agli eventi lo scorso fine settimana, che includevano anche una prova al largo della spiaggia di Roker a Sunderland, in occasione dei campionati mondiali di Triathlon 2023. L'evento di triathlon a Sunderland è stata la tappa britannica del World Triathlon Championship Series e si è svolto all'interno della finestra di qualificazione per i giochi olimpici di Parigi 2024.

Quasi 60 partecipanti, però, hanno accusato un malessere diffuso subito dopo aver terminato la gara malgrado la British Triathlon, l'organo di governo del triathlon in Gran Bretagna, aveva garantito che i risultati del campionamento avevano superato i test superando gli standard richiesti per svolgere regolarmente l'evento. Test che però l'agenzia non ha mai pubblicato e che per molti erano stati comunque effettuati al di fuori dello specchio d'acqua dove si sono svolte le competizioni.

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Così, adesso, è scoppiata la feroce polemica con  la UK Health Security Agency (UKHSA) che ha testato i campioni di coloro che si sono ammalati, per stabilire la causa dei malesseri accusati e di eventuale presenza di agenti patogeni comuni. Anche perché non più tardi di mercoledì 26 luglio, tre giorni prima dell'evento, la UKHSA aveva mostrato 3.900 colonie di E Coli – un'infezione batterica – per 100 ml, oltre 39 volte superiori alle letture tipiche, ma l'evento si è svolto comunque, con le conseguenze adesso sotto gli occhi di tutti. "Il campione prelevato il 26 luglio ha mostrato livelli senza precedenti di E coli ben al di sopra di ciò che è naturale per questo corpo idrico" aveva spiegato Eva Perrin, responsabile della scienza e della ricerca presso il gruppo di campagna Surfers Against Sewage.

Jacob Birtwhistle, 28 anni, un triatleta australiano, ha poi pubblicato online i risultati dell'Agenzia per l'ambiente, confermando di aver nuotato in condizioni pessime, a rischi della propria salute: "Mi sono sentito piuttosto spazzatura a fine gara, ma immagino sia quello che succede quando nuoti nella merda. La nuotata avrebbe dovuto essere annullata". "Almeno so cosa è successo a me e al gruppo degli altri atleti" ha replicato un altro concorrente, mentre un terzo, conferma i problemi di salute: "Molto bene tutto questo ora spiega perché ho passato il lunedì sera con la testa nel water dopo aver corso la domenica mattina!".

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