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Vettel: “A Sochi non sono stato corretto. Leclerc? Batterlo non è vincere il mio mondiale”

Il quattro volte campione del mondo torna sul mancato rispetto dell’ordine di scuderia in Russia: “Ho ricevuto un ordine via-radio per scambiare le posizioni, non l’ho fatto e questo non è stato corretto, ma adesso è tutto chiarito”. Poi sul compagno di squadra: “Lui è veloce e abbiamo una battaglia intensa, ma batterlo non equivale a vincere il mio campionato”.
A cura di Matteo Vana
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Sebastian Vettel e Charles Leclerc - Getty images
Sebastian Vettel e Charles Leclerc – Getty images

La Russia, per Sebastian Vettel, rappresenta ormai un capitolo chiuso: il tedesco, dopo il ritiro per un problema alla MGU-K nella gara di Sochi, ha voglia di guardare avanti voltando pagina e concentrandosi solo e soltanto sulla tappa di Suzuka, una delle sue piste preferite, dove proverà a ritrovare il sorriso dopo aver interrotto un digiuno di vittorie che durava da oltre un anno sulla pista di Singagore.

Il ricordo di quanto successo in Russia, con il mancato rispetto del team order nei primi giri ai danni di Leclerc, è ancora vivo; impossibile non dare una spiegazione sull'episodio che, forse più di altri, ha messo a nudo la forte rivalità tra i due piloti della Ferrari. Il tedesco, dal canto suo, non si è sottratto alle domande dei cronisti nella consueta conferenza stampa del giovedì ammettendo come non restituire la posizione al suo compagno di squadra non sia stato corretto.

Abbiamo parlato e chiarito tutto con Binotto, ora guardiamo avanti. Dobbiamo lavorare come una squadra; certo alcune cose si potevano fare meglio, ma abbiamo analizzato cosa non ha funzionato e guardiamo avanti. Parlare di quale accordo ci fosse o non fosse o di chi avesse ragione e chi no, forse oggi non è così importante. Io ho ricevuto un ordine via radio per scambiare le posizioni e non l’ho fatto; questo non è stato corretto ma in generale adesso è tutto chiarito. Se abbiamo messo regole per iscritto? Non era necessario, abbiamo chiarito e guardiamo avanti.

La rivalità con Leclerc

Un duello, quello tra il quattro volte campione del mondo e il giovane monegasco che sta alimentando il finale di stagione di una Formula 1 dominata dalla Mercedes e in attesa solo della matematica per scrivere i propri verdetti. Una rivalità nata grazie anche alla ritrovata competitività della Ferrari che a Suzuka, pur non essendo favorita, potrebbe dire la sua per la vittoria finale: "Charles è veloce, con lui c’è una battaglia intensa, ma battere lui non è vincere il mio campionato. Si cerca sempre di battere il proprio compagno; certo non mi piace essere più lento di lui, ma so che devo solo estrarre il meglio dalla macchina e so che in me ci sono le capacità di farlo. La Ferrari? Abbiamo iniziato l’anno e non eravamo dove volevamo essere, ora siamo migliorati e la Russia per certi aspetti è stato un ottimo weekend perché abbiamo mostrato di avere un chiaro passo gara per vincere. Non abbiamo vinto, ma eravamo per lunghi tratti più veloci delle Mercedes, rispetto ad altre gare come Singapore in cui erano loro più rapidi. Ora cercheremo di continuare col nostro momento positivo nelle gare che restano e prepararci a quelle dell’anno prossimo" ha concluso.

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