Verstappen si divora Norris e Piastri in conferenza ad Abu Dhabi: una masterclass di comunicazione

Esperienza e personalità. Queste sono le parole che definiscono nel modo migliore il Max Verstappen visto nella conferenza stampa congiunta con Lando Norris e Oscar Piastri. A guardare il loro atteggiamento ci sarebbero pochi dubbi sull'esito del GP di Abu Dhabi, anche se come dice Alonso è la macchina a fare la differenza. L'approccio del quattro volte campione del mondo è perfetto, tranquillo, rilassato, sicuro di sé, smargiasso al limite di essere strafottente, quando dice che un titolo in più non gli sposta. Di sicuro c'è un abisso con i due piloti McLaren, che sanno di giocarsi forse un'occasione unica nella loro carriera.
La rimonta poderosa di Max Verstappen
Numeri alla mano vien da dire che è tutto normale. Da un lato c'è il miglior pilota della Formula 1, con quattro titoli Mondiali, che aveva vissuto un'annata con sprazzi e nulla più e con 104 punti di ritardo il 31 agosto (non la preistoria) e che ora è a soli 12 lunghezze da Norris. Dall'altro due piloti, Norris e Piastri, che mai si erano trovati in questa situazione di lotta per il titolo all'ultimo Gp. Lando un anno fa si era avvicinato, aveva visto il sole e si era scottato pesantemente, Oscar invece è appena al terzo anno in F1 e a fine agosto sembrava messo benissimo, invece ora è addirittura terzo, dopo un weekend beffardo.

"Non ho niente da perdere, mamma è con i cani a casa"
Ma al di là di questo c'è anche la personalità di Verstappen, che rispetto a Norris e Piastri pare gigantesco. Un campione vero e due allievi imberbi, alle prime armi. La Formula 1 gli ha fatto vivere una conferenza stampa tutti assieme. Max smargiasso e non poco quando ha esordito: "Sono molto rilassato, io non ho nulla da perdere". Niente di sbagliato.
Non è lui quello che ha da perdere, anche se certamente sotto sotto pensa di diventare cinque volte campione. Poi alla domanda sui genitori ha risposto che entrambi non sono ad Abu Dhabi: "I miei genitori non sono venuti qui perché non dovrei lottare per il titolo. Papà è a fare un rally. Mentre mamma è con i cani a casa".
Infine sul titolo ha detto: "Il trofeo è lo stesso, ne ho già quattro. Ho già ottenuto quello che volevo in Formula 1. Se vinco lo prenderò come un bonus". Un bonus che sarebbe mostruoso per la portata dell'impresa.
Norris e Piastri tremebondi parlano delle Papaya Rules
Dall'altra parte i Papaya hanno mostrato loro stessi, non possono certo cambiare pelle tra una gara e l'altra, hanno mostrato la tensione, che ovviamente deve esserci, e si sono un po' arrovellati parlando degli ordini di scuderia, che finora non ci sono stati e delle Papaya Rules che rischiano di trasformarsi in un boomerang. Piastri ha fatto il vago: "Non abbiamo ancora parlato di ordini di scuderia. Fin quando non saprò esattamente cosa ci si aspetta da me non avrò una risposta", mentre Norris ha fatto capire che l'aiutino lo gradirebbe: "Mi piacerebbe, ma non lo chiederei. Non lo so, chiedere a Oscar se mi lascerebbe passare o se io sarei disposto a lasciarlo passare o no, non dipende da me, non lo chiederò, non voglio chiedere".