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Stellantis avverte: “Auto elettriche imposte dall’alto. Effetti negativi su ambiente e società”

L’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares afferma che la transizione completa ai veicoli elettrici è imposta brutalmente dall’alto e che questa eccessiva spinta verso le auto elettriche porterà a conseguenze negative sia sul piano delle disparità sociali che su quello ambientale (sia per quanto riguarda l’inquinamento che l’approvvigionamento di materie prime già scarse). Oltre che alla perdita di tanti posti di lavoro.
A cura di Michele Mazzeo
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I principali gruppi automobilistici mondiali continuano a lanciare attacchi contro le auto elettriche. Dopo Toyota, anche Stellantis, la quarta casa automobilistica più grande del mondo nata dalla fusione tra FCA e PSA, ha criticato l'eccessiva spinta politica verso i veicoli elettrici che a suo dire potrebbe avere effetti negativi sia a livello ambientale, sia per il mercato automobilistico e sia per la società.

L'amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares in un intervento al Future of the Car Summit organizzato dal Financial Times, ha infatti detto l'elettrificazione di massa è una scelta brutale imposta dall'alto che rischia di portare la classe media a non potersi più permettere di acquistare un veicolo personale:

La brutalità con cui il cambiamento viene imposto a questo settore è un eufemismo. È completamente dall'alto verso il basso e completamente brutale – ha detto infatti il numero uno del Gruppo Stellantis –. Come facciamo così a proteggere la libertà di mobilità per le classi medie che potrebbero non essere in grado di permettersi di acquistare un'auto elettrica da 35.000 euro quando oggi per comprarne una analoga endotermica a basse emissioni ne bastano la metà – ha poi proseguito Tavares conscio del fatto che, almeno nel prossimo quinquennio, non sarà possibile rendere ‘economici' i prezzi delle vetture elettriche –?".

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L'amministratore delegato di Stellantis ha dunque voluto mettere in guardia sulle "conseguenze sociali" che questa politica spinta potrebbe portare. Tra queste, secondo Tavares, vi sarebbe anche la perdita di tanti posti di lavoro che potrebbe verificarsi qualora le case automobilistiche non saranno in grado di proteggere i loro ricavi e offrire veicoli elettrici a un prezzo abbordabile.

Ma secondo Tavares questa corsa all'elettrificazione di massa potrebbe ritorcersi come un boomerang anche sul piano ambientale: “Quando si guarda alle emissioni di carbonio derivanti dalle automobili – ha infatti detto il numero uno di Stellantis –, si dovrebbero considerare tutte le emissioni del ciclo di vita del prodotto ha poi proseguito alludendo alle note questioni riguardanti in primis l'impatto ambientale della produzione e dello smaltimento delle batterie –. Inoltre se rendiamo la mobilità del futuro alla portata solo delle persone benestanti – ha continuato –, continueremo ad avere una flotta di auto circolanti più vecchie che continuerà a emettere gas di scarico inquinanti. A ciò si aggiunga anche che, entro un decennio, le auto saranno tra i 300 e i 500 kg più pesanti rispetto a oggi e che questo porterà sul tavolo anche il tema dell'approvvigionamento delle materie prime per la loro produzione e della loro scarsità".

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Infine chiosando l'amministratore delegato di Stellantis ha ammonito i governi che spingono per l'elettrificazione di massa additandoli di non aver ben chiaro la complessità del problema ambientale legato alla mobilità sostenibile e, per questo, causano l’aumento del costo dei veicoli elettrici e tutto ciò che ne consegue:  "Come si fa a garantire una mobilità più pulita e accessibile, che abbia un impatto significativo sulla riduzione della CO2 – si è chiesto infatti Tavares –? Per farlo, non basta avere auto green in vendita: servono persone disposte a comprarle e, quindi, capaci di permettersele. Se non manteniamo l’accessibilità economica, avremo un impatto sulla libertà di mobilità.

Nessuno dovrebbe quindi dimenticare da dove è venuta la decisione di puntare tutto sull’elettrico: non è certo dell’industria automobilistica. Dobbiamo tenerlo presente per il futuro. La tempistica di adozione dei veicoli elettrici – ha infine concluso l'ad di Stellantis senza fare giri di parole – dipende solo da quando i governi decideranno di impattare sulla libertà della mobilità".

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