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Spari al Trofeo Enduro Sport, feriti quattro piloti: c’è un indagato

Durante la manifestazione che si è tenuta a Felina, in provincia di Reggio Emilia, quattro motociclisti sono stati raggiunti e feriti da colpi di una carabina ad aria compressa. Una persona risulta iscritta nel registro degli indagati. Federmoto: “Gesto criminale nei confronti di appassionati”.
A cura di Valeria Aiello
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Una gara di enduro 
Una gara di enduro 

Svolta nelle indagini sulla sparatoria del 3 novembre scorso al Trofeo Eunduro Sport a Felina, località del comune di Castelnovo Monti, in provincia di Reggio Emilia. Durante la manifestazione, quattro piloti sono stati raggiunti e feriti da colpi presumibilmente sparati da una carabina ad aria compressa.

Spari al Trofeo Enduro Sport, c’è un indagato

La gara, la sesta e ultima del Trofeo Enduro Sport 2019, era regolarmente iscritta al calendario della Federmoto (FMI) e autorizzata dalle Autorità con i relativi permessi. 130 i piloti al via, tra amatori che si avvicinano alle competizioni fuoristrada e piloti più esperti. Secondo quanto reso noto dalla FMI, una persona risulta iscritta nel registro degli indagati.

Si trattava di una gara di Enduro con moto regolarmente targate ed in regola con il Codice della Strada – sottolinea la FIM in un comunicato – . Gli inquirenti si sono subito attivati e adesso c’è una persona iscritta nel registro degli indagati per lesioni personali ed esplosioni pericolose.

L’indagine, condotta dal sostituto procuratore Giulia Stignani, si è da subito concentrata su quello che, al momento, è il solo sospettato: l’ipotesi più probabile è che i proiettili siano partiti da una finestra di una delle abitazioni alla sinistra della carovana di passaggio, in un tratto senza vegetazione lungo la strada che conduce verso il centro di Felina. Al vaglio degli inquirenti anche i video di una telecamera di sorveglianza installata nella zona.

Ferma e decisa la condanna da parte della FMI nei confronti di una vicenda di assoluta gravità. “Un gesto criminale nei confronti di appassionati che transitano con moto in regola con il Codice della Strada, colpevoli solo di esprimere i loro diritti di cittadini e di appassionati che stanno svolgendo uno sport riconosciuto dal CONI – ha commentato il Presidente della FMI, Giovanni Copioli – . Ho piena fiducia nelle Autorità che stanno svolgendo le indagini, e mi auguro che il responsabile sia individuato e portato a processo. Esprimo la piena solidarietà ai piloti feriti, ribadendo che le conseguenze potevano essere ancora più gravi o addirittura drammatiche. Come FMI, attraverso il Comitato Regionale ed il Moto Club, valuteremo le opportune azioni legali in merito

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