Solo cinque piloti F1 non sono andati in vacanza subito dopo il GP d’Ungheria: hanno un ultimo impegno

Il weekend dell'Hungaroring ha chiuso la prima parte del Mondiale di Formula 1 2025, ma non per tutti è arrivato il momento di andare in vacanza. Quarantotto ore dopo la gara del GP d'Ungheria che ha visto la sorprendente vittoria di Lando Norris davanti al compagno di squadra Oscar Piastri e un Charles Leclerc crollato improvvisamente e finito addirittura fuori dal podio dopo aver comandato la corsa per i primi 40 giri, cinque piloti di quattro scuderie resteranno infatti a Budapest martedì 5 e mercoledì 6 agosto per due giornate di test Pirelli dedicati allo sviluppo delle gomme 2026.
A spiegare il programma della due-giorni in terra magiara è stato Mario Isola, responsabile di Pirelli Motorsport: "Martedì 5 e mercoledì 6 ci saranno ancora due giorni di test dedicati allo sviluppo delle gomme 2026. Il menù prevede la validazione delle costruzioni – la cui omologazione deve essere completata entro il 1° settembre – e lo sviluppo delle mescole più morbide, in particolare quelle dalla C3 alla C5. A supportarci saranno nella prima giornata la McLaren con Norris e la Racing Bulls con Lawson, nella seconda la Ferrari con Leclerc mentre l'Alpine sarà in pista entrambi i giorni (il primo con Aron, il secondo con Colapinto ad alternarsi con Gasly)".

Le quattro scuderie coinvolte:
- Ferrari: un giorno (mercoledì 6 agosto) con Charles Leclerc
- McLaren: un giorno (martedì 5 agosto) con Lando Norris
- Racing Bulls: un giorno (martedì 5 agosto) con Liam Lawson
- Alpine: entrambi i giorni con Paul Aron (pilota di riserva), Franco Colapinto e Pierre Gasly
L'obiettivo della sessione è duplice: da un lato la definizione delle costruzioni degli pneumatici, che dovranno essere omologate entro il 1° settembre, dall'altro la sperimentazione di nuove mescole più morbide, che richiederanno ulteriori test nel corso dell'anno. Quella di Budapest è una tappa fondamentale nel percorso verso il nuovo regolamento tecnico del 2026, anno in cui cambieranno anche i propulsori e l'efficienza aerodinamica delle monoposto. Dopo l'Hungaroring, il programma Pirelli prevede altri sei giorni di test: due a Monza, due al Mugello e due a Città del Messico.

In un panorama tecnico in rapida evoluzione, il lavoro congiunto tra Pirelli e i team resta decisivo per garantire prestazioni e sicurezza ai massimi livelli. E ben venga dunque se qualche pilota e qualche scuderia deve sacrificare qualche giorno di vacanza in più.