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Ritorno al passato nel box AlphaTauri a Baku: la vettura di Tsunoda riparata col nastro adesivo

Nel corso del GP dell’Azerbaijan di Formula 1 2022 il pilota dell’AlphaTauri Yuki Tsunoda è stato protagonista di un singolare episodio con i suoi meccanici costretti ad utilizzare metodi artigianali per riparare la sua vettura danneggiata.
A cura di Michele Mazzeo
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L'AlphaTauri nel GP dell'Azerbaijan ha conquistato il suo miglior risultato in questo primo scorcio del Mondiale di Formula 1 2022 con il quinto posto finale ottenuto da Pierre Gasly che ha portato alla scuderia di Faenza più di un terzo dei punti conquistati fin qui in stagione. La squadra satellite della Red Bull però lascia Baku anche con qualche rammarico per l‘improvviso problema che ha condizionato la corsa dell'altro pilota Yuki Tsunoda giunto al traguardo in tredicesima posizione dopo esser stato costantemente ben all'interno della zona punti.

Quanto avvenuto alla monoposto del giapponese negli ultimi giri di gara ha dato però anche vita ad un singolare episodio che non è solito vedersi nella ricca e tecnologica Formula 1 moderna. A quattordici tornate dal termine della corsa azera infatti l'ala mobile dell'AlphaTauri numero #22 si è spezzata in due con una parte che restava aperta anche quando il DRS non era attivato.

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A quel punto la Direzione di Gara ha costretto il driver nipponico a rientrare ai box estraendo una bandiera nera con cerchio arancione per risolvere il problema alla sua vettura. Non potendo sostituire l'intera ala posteriore, per evitare il ritiro dell'auto, i meccanici del team faentino hanno dovuto fare ricorso ad un metodo molto artigianale fissando le varie parti con dell'abbondante nastro adesivo permettendo così a Tsunoda di riprendere seppur in fondo al gruppo dato il tempo perso per la riparazione.

Appena tornato in pista con l'ala visibilmente incerottata al pilota è stato raccomandato via radio di non utilizzare per nessun motivo il DRS da lì fino alla fine della gara. Limitato da ciò la rimonta del giapponese si limita ai soli sorpassi nei confronti della Williams di Nicholas Latifi e della Haas di Mick Schumacher. Nonostante un 13° posto finale e nessun punto iridato portato alla sua compagine però Yuki Tsunoda ha regalato un gradito amarcord agli appassionati di Formula 1 di vecchia data che, come accadeva prima della rivoluzione tecnologica, hanno rivisto transitare sotto la bandiera a scacchi una vettura rattoppata alla buona con mezzi di fortuna trovati all'interno del box.

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