video suggerito
video suggerito

Pesante penalità per Hamilton, cambia la griglia di partenza del GP Monaco: è colpa della Ferrari

Il pilota della Ferrari punito per impeding su Max Verstappen durante le qualifiche, è retrocesso dalla 4ª alla 7ª posizione per la gara di domenica. “Il fatto che il messaggio radio sia stato la causa dell’impedimento non costituisce un’attenuante”.
A cura di Maurizio De Santis
152 CONDIVISIONI
Immagine

Lewisn Hamilton è stato penalizzato dai commissari di gara: scalerà di 3 posizioni nella griglia di partenza del Gran Premio di Monaco, passando dalla 4ª alla 7ª. Il pilota inglese era finito sotto investigazione per aver bloccato (impeding) in qualifica Max Verstappen e, al netto delle attenuanti che gli sono state riconosciute (l'olandese lo ha anche scagionato puntando l'indice contro il Team di Maranello), non è riuscito a sfuggire a una sanzione durissima e, per giunta, presa per responsabilità non proprie ma del muretto Ferrari. La sintesi della nota ufficiale FIA è in questa frase: "Il fatto che il messaggio radio sia stato la causa dell'impedimento non costituisce un'attenuante. Imponiamo pertanto la penalità standard di 3 posizioni in griglia".

Dopo le tribolazioni delle tappe mondiali precedenti, il quarto piazzamento e il buon tempo ottenuti nel Principato gli avevano strappato una smorfia di soddisfazione. L'incidente nelle Libere 3 e il verdetto gliel'hanno spenta: scatterà dietro lo stesso Verstappen, Isack Hadjar della Racing Bulls e Fernando Alonso dell'Aston Martin a causa del provvedimento subito per un errore di interpretazione del suo ingegnere di riferimento, Riccardo Adami, sul monitoraggio del traffico in pista e, in particolare, del pilota Red Bull.

La nuova griglia di partenza del GP di Monaco

  1. Lando Norris (McLaren)
  2. Charles Leclerc (Ferrari)
  3. Oscar Piastri (McLaren)
  4. Max Verstappen (Red Bull)
  5. Isaak Hadjar (Racing Bulls)
  6. Fernando Alonso (Aston Martin)
  7. Lewis Hamilton (Ferrari)
  8. Esteban Ocon (Haas)
  9. Liam Lawson (Racing Bulls)
  10. Alexander Albon (Williams)
  11. Carlos Sainz (Williams)
  12. Yuki Tsunoda (Red Bull)
  13. Nico Hulkenberg (Stake F1 Team Kick Sauber)
  14. George Russell (Mercedes)
  15. Andrea Kimi Antonelli (Mercedes)
  16. Gabriel Bortoleto (Stake F1 Team Kick Sauber)
  17. Pierre Gasly (Alpine)
  18. Franco Colapinto (Alpine)
  19. Lance Stroll (Aston Martin)
  20. Oliver Bearman (Haas).

Cosa è successo tra Hamilton e Verstappen in Qualifica

Oltre ad ascoltare le versioni dei piloti, gli steward hanno esaminato con attenzione anche i filmati. Dalle immagini è emerso che nella fase iniziale della Q1 Hamilton procedeva lentamente all'ingresso della curva Massenet, mentre Verstappen, che aveva appena iniziato un giro veloce, si avvicinava a velocità molto più elevata. Il campione della Red Bull ha cambiato traiettoria per evitare la collisione ed è andato su tutte le furie nel Team Radio, prima che sia lui sia il britannico accedessero alla Q2 e alla Q3 conquistando rispettivamente il quinto e il quarto posto al semaforo per la gara di domenica. Tuttavia, dopo aver valutato quanto avvenuto nella sessione di qualifiche i commissari hanno retrocesso Hamilton di tre posizioni in griglia.

Immagine

L'ingegnere gli aveva detto che non stava più spingendo, fornendogli un'informazione mendace tanto da provocare la reazione piccata dello stesso Hamilton in tempo reale: "Hai detto che stava rallentando… Porca miseria!". In contemporanea Verstappen sbottava nell'altro Team Radio: "Cavolo, amico! Lewis, ca..o! Mi ha bloccato, incredibile!", ha esclamato andando su tutte le furie per quel tentativo fallito perché la SF-25 ha rallentato la marcia, rendendo tutto ancora più complicato su una pista già difficile come quella del Principato dove è complesso competere tra i muri di un circuito con dimensioni ridotte.

Il chiarimento e le scuse al termine della sessione

Hamilton e Verstappen si sono confrontati al termine della sessione di qualifiche. Alle scuse dell'inglese, che voluto precisare perché aveva agito in quel modo in pista, ha fatto seguito la ragionevolezza dell'olandese. È stato lo stesso iridato della Red Bull a spiegarlo. "In quel momento vedi la macchina che ti blocca, e quando sei lì ad alta velocità, è spiacevole… diciamo così. Poi ho appreso che la squadra gli ha detto che stavo guidando piano, mentre in realtà stavo chiaramente guidando veloce. Quindi, non è colpa di Lewis. Ne ho parlato subito con lui. Può succedere, ma è un errore della squadra. E in qualifica di solito sono piuttosto rigidi su queste cose".

Immagine

Le parole del britannico aggiungono un ulteriore elemento di chiarezza sulla confusione generatasi: "Penso di aver fatto un buon lavoro nel tenermi fuori dalla traiettoria di tutti, poi il Team mi ha detto che Max stava facendo un giro veloce, quindi ho girato a sinistra. Poi hanno detto ‘no, non sta facendo un giro veloce', quindi stavo per riprendere potenza. Credo di aver accelerato per circa 10 metri".

Le motivazioni espresse nel comunicato ufficiale FIA

La ricostruzione dei fatti e la testimonianza dell'inglese hanno chiarito che la colpa diretta non è stata di Hamilton ma del suo ingegnere che ha sbagliato valutazione sul giro di Verstappen (pensava stesse rallentando dopo un tentativo precedente). Si è trattato dell'ennesimo errore/difetto di comunicazione tra box e monoposto ma questo per i commissari di gara non è motivo sufficiente per chiudere un occhio.

I commissari di gara hanno ascoltato il pilota della vettura 44 (Lewis Hamilton), il pilota della vettura 1 (Max Verstappen), i rappresentanti del team e hanno esaminato i dati del sistema di posizionamento/commissione, i video, i tempi, la telemetria, la radio del team e le registrazioni video in vettura. La vettura 44 stava effettuando un giro lento ed era fuori dalla traiettoria di gara mentre si avvicinava alla curva 2. La vettura 1 si stava avvicinando alla vettura 44 durante un giro di spinta. Il team ha prima informato il pilota della vettura 44 che la vettura 1 stava effettuando un giro veloce. Poi ha inviato un altro messaggio dicendo che la vettura 1 stava "rallentando", quando in realtà la vettura 1 era sempre in un giro di spinta e non stava "rallentando" come suggerito dal team. Questo ha portato la vettura 44 ad accelerare e a spostarsi nella traiettoria della vettura 1 all'ingresso della curva 3. La vettura 1 ha dovuto reagire al fatto che la vettura 44 sembrava spostarsi nella traiettoria di gara. Ciò significava che la Vettura 1 doveva uscire dalla traiettoria abituale e il giro di spinta doveva essere interrotto dalla Vettura 1.

La nota spiega perché Hamilton è stato sanzionato anche se ‘scagionato'

Hamilton ‘innocente' perché non ha agito volontariamente ma in seguito a una comunicazione erronea. Si legge anche questo nel comunicato che spiega perché allora è stato punito anche se ‘scagionato' da responsabilità diretta: il messaggio radio che è stata causa del ‘blocco' non può essere considerato attenuante determinante.

Abbiamo esaminato attentamente la traiettoria seguita dalla Vettura 1 nei giri precedenti nella stessa area e abbiamo stabilito che la Vettura 44 aveva effettivamente imboccato la traiettoria utilizzata dalla Vettura 1 nei precedenti giri di spinta. Questo ha reso indubbio che la Vettura 1 fosse stata ostacolata. Il pilota della Vettura 44 ha espresso il suo disappunto per il messaggio errato del team subito dopo l'incidente. Durante l'udienza, il fatto che il messaggio errato del team avesse causato l'incidente è stato accettato dal pilota della Vettura 44. Come in precedenti incidenti di questa natura, in cui un pilota ha ricevuto informazioni inaccurate o incomplete che hanno portato una vettura a ostacolarne un'altra, il fatto che il messaggio radio sia stato la causa dell'impedimento non costituisce un'attenuante. Imponiamo pertanto la penalità standard di 3 posizioni in griglia.

152 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views